Raffaello Sanzio

Enciclopedia Dantesca (1970)

Raffaello Sanzio

Isa Barsali Belli

Il celebre pittore (1483-1520) rappresentò due volte D. negli affreschi della Stanza della Segnatura (Roma, Vaticano), i cui soggetti, ispirati alla dottrina neoplatonica, formano un ciclo unitario glorificante le Idee del Vero, del Bene, del Bello; essi furono, secondo il Giovio, dettati " ad praescriptum Iulii pontificis ". Tanto nella Disputa del Sacramento che nel Parnaso D. è raffigurato di profilo con i tratti fisionomici consueti dei suoi ritratti, ha veste e berretto rossi ed è cinto da corona di alloro; per il ritratto nel Parnaso, il Redig de Campos ha scritto che sembra sia stato tratto da una tarsia del Palazzo Vecchio di Firenze.

L'affresco del Trionfo della Chiesa, più noto col nome vasariano di Disputa del Sacramento, eseguito nel 1508 tra i primi delle Stanze, include D. nel fitto stuolo dei padri della Chiesa, dei santi, dottori, teologi che formano la Chiesa militante, raccolta in due ali simmetriche intorno all'ostensorio sull'altare e sovrastata dalla Trinità e santi. Mentre in questo dipinto D. trova posto tra i teologi, nel contiguo Parnaso è raffigurato tra i poeti, ed è incluso in un gruppo alla sommità del monte di cui fanno parte Omero, e Virgilio in atto di rivolgerglisi. Nell'accolta di poeti, tra cui Petrarca, Saffo, Boccaccio, il Tebaldeo, forse Michelangelo ed Ennio, tutti vivacemente atteggiati, D. è l'unico assorto e come isolato.

Il Redig de Campos ha notato che la personificazione della Teologia nella volta della stessa Stanza - fiancheggiata da due angeletti che portano targhe con la scritta " Divinaz. rer. notitia " - è la fedele traduzione in pittura della descrizione di Beatrice quale appare a D. nel Paradiso terrestre: veste verde, manto rosso, velo bianco in testa, corona di olivo (Sovra candido vel cinta d'uliva / donna m'apparve, sotto verde manto / vestita di color di fiamma viva, Pg XXX 31-33).

Bibl. - G.J. Hoogewerff, La Stanza della Segnatura, in " Rendic. Pontificia Accad. Romana di Archeologia " XXIII (1947-1949) 317 ss.; D. Redig de Campos, Dei ritratti di Antonio Tebaldeo e d'altri nel Parnaso di R., in " Arch. Società Romana St. Patria " LXXV (1952) 51 ss.; ID., R. nelle Stanze, Roma 1957², 14,17, 21-22; H. Biermann, Die Stanze Raphaels, Monaco 1957; H.B. Gutmann, Zur Ikonologie der Fresken Raphaels in der Stanza della Segnatura, in " Zeit. für Kunstgeschichte " XXI (1958) 27 ss.

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