RAME

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

RAME (XXVIII, p. 800; App. II, ii, p. 664)


Produzione e consumo. - Il r. è sicuramente, non solo fra i metalli non ferrosi, ma anche fra tutte le materie prime in generale, la voce che maggiormente risente dei fattori esterni. È stato perfino detto che l'andamento del mercato cuprifero poteva venir preso come termometro della situazione politica internazionale. Oltre ad essere così facilmente influenzabile, il mercato del r. è poi estremamente vulnerabile: in nessun settore industriale gli scioperi si susseguono con la frequenza con cui si verificario nelle miniere cuprifere. Alle volte succede che in un solo anno si abbiano scioperi nei tre maggiori paesi produttori, ossia negli S. U. A., nel Chile e nella Rhodesia Settentrionale. Comunque nel decennio 1948-57 la produzione mondiale è andata progressivamente espandendosi sino a raggiungere 3,08 milioni di t nel 1957. Va però notato che nei primi anni del dopoguerra l'aumento è stato lento e nel 1954 la produzione risultava superiore di circa un quarto alla media 1946-48. I nuovi impianti (e gli ampliamenti di quelli già esistenti), che erano stati iniziati al momento della guerra di Corea, incominciarono ad essere produttivi a partire dal 1954 e fra quell'anno e il 1957 si ebbe un incremento assai più elevato di quello verificatosi nei sette anni precedenti (1947-54). La prima fase di questa espansione ha coinciso col "boom" d'investimenti registratosi nel 1955, mentre le disponibilità continuavano ad essere inferiori alla domanda. La seconda fase, che portò a un aumento dell'11% nei rifornimenti, coincise invece con un mercato che andava assestandosi: il consumo, che aveva segnato un progresso del 3% fra il 1954 e il 1955, ne segnò un altro del 2% fra il 1955 e il 1956, ma si ridusse del 3% fra il 1956 e il 1957.

Il risultato fu che i prezzi, che nel marzo 1956 avevano toccato un massimo assoluto di oltre 436 sterline per t - l'ascesa s'era iniziata nell'estate 1954 da un livello di circa 230-240 sterline per t -, incominciarono a scendere nell'aprile e, prescindendo da una ripresa all'epoca della crisi di Suez, continuarono ad indebolirsi sino a toccare nell'ottobre 1957 le 180 sterline per t. Il 1956 è stato, infatti, il primo anno nella storia dell'industria cuprifera in cui la produzione abbia superato il consumo di r. di nuova estrazione. La carenza di metallo che aveva caratterizzato il primo decennio del dopoguerra è venuta meno nel 1956 in seguito all'espandersi della produzione - incremento provocato e incoraggiato appunto dal forte rialzo dei prezzi - nei maggiori paesi produttori. Ma se l'elevato livello delle quotazioni incoraggiava da una parte l'aumento della produzione, dall'altra rallentava il ritmo dei consumi e induceva a sostituire, ove fosse possibile, l'alluminio e le materie plastiche al rame. Nell'estate 1957 le compagnie che fanno capo al Rhodesian Selection Trust decidevano di ridurre la loro produzione al 90% della capacità dei loro impianti, misura che veniva adottata per collaborare all'azione intrapresa dagli S. U. A. al fine di riequilibrare l'offerta alla domanda. Sembrava di esser tornati al tempo in cui il Chile riusciva a indurre gli S. U. A. ad acquistare per le riserve strategiche 100.000 t di r. cileno (le scorte del Chile a quell'epoca, primavera del 1954, ammontavano a 180.000 t e gravavano sul mercato internazionale).

Sempre nel 1954, e precisamente col 31 maggio, il governo inglese si ritirava completamente dal mercato londinese del r.: quest'ultimo veniva così a trovarsi per la prima volta dalla fine della guerra completamente indipendente e libero da intromissioni governative.

Nel 1955, per alleviare la carenza dei rifornimenti, tanto negli S. U. A. quanto in Gran Bretagna i governi procedevano a prelievi dalle riserve strategiche e il r. prelevato veniva ceduto sul mercato libero. Sempre nel 1955 il gruppo di compagnie che fanno capo al Rhodesian Selection Trust decideva di stabilire periodicamente il suo prezzo di vendita del r. - per un periodo di almeno 30 giorni - e di avvisare con ventiquattr'ore di anticipo l'adozione di qualunque variazione. Questo provvedimento, inteso a stabilizzare l'andamento del mercato e ad evitare ulteriori forti rialzi, non ebbe alcun effetto depressivo sulla borsa metalli di Londra, ove la tendenza si doveva mantenere costantemente rivolta al rialzo sino al marzo 1956. Nel maggio 1957 il Rhodesian Selection Trust concluse un accordo con l'Anglo-American Corporation of South Africa, in base al quale entrambi s'impegnarono a seguire - nell'interesse tanto dei produttori quanto dei consumatori - una politica comune per cercare di stabilizzare e sostenere i prezzi.

Nel 1957 una contrazione dell'11% nella domanda degli S. U. A. non fu che in parte controbilanciata da un aumento del 5% in Europa. Fra la fine del 1956 e quella del 1957 le scorte di r. raffinato sono salite negli S. U. A. del 50%, mentre le consegne diminuivano del 13%. Negli altri paesi le scorte aumentavano del 18%, mentre le consegne ai consumatori industriali segnavano un progresso del 15%.

I maggiori paesi produttori di r. dopo gli S. U. A. - che hanno sempre occupato il primo posto - sono il Chile, la Rhodesia Settentrionale, il Canada e il Congo Belga. Seguono, sebbene a qualche distanza, il Giappone, il Messico, l'Australia, il Perù, l'Unione Sudafricana e le Filippine. Nel 1957 negli S. U. A., nel Chile, nel Congo Belga e nell'Unione Sudafricana si ebbe una produzione ridotta, mentre per gli altri paesi si registrarono dei progressi. Per quanto riguarda la capacità di raffinazione del r., essa ha seguìto l'aumento della produzione di r. grezzo in Australia, nel Congo Belga, nella Rhodesia Settentrionale, nell'Unione Sudafricana e in Turchia, ma è rimasta un po' indietro nel Messico e nel Perù mentre da Cuba, dalle Filippine, dalla Bolivia, dall'Africa Sud-occidentale e da Cipro le esportazioni sono prevalentemente di r. grezzo.

Nel 1936-38 i principali paesi produttori esportavano circa l'87% della loro produzione di r. grezzo sotto forma di metallo raffinato, mentre negli anni del dopoguerra, in seguito all'aumentata produzione di r. grezzo, il rapporto cadeva dal 92% nel 1946-48 all'89% nel 1953-55. Nel 1957 la produzione complessiva di r. raffinato risultò lievemente inferiore a quella del 1956. Le contrazioni più sensibili si sono avute nel Congo Belga, nel Chile, negli S. U. A., nel Canada e nell'Unione Sudafricana.

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