Castro, Raúl

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Uomo politico cubano (n. Finca Manacas, Birán, prov. di Holguín, 1931), fratello dell’ex-presidente cubano Fidel. Militante nella Juventud Socialista, la federazione giovanile del PSP (Partido Socialista Popular) cubano, ha partecipato da giovane al movimento di protesta contro il generale F. Batista, dando vita, insieme ad altre figure storiche come quella del fratello e di Ernesto "Che" Guevara, alla  rivoluzione cubana, prendendo parte attivamente parte alla politica interna del nuovo regime guidato da Fidel. Nominato nel 1959 ministro delle Forze armate rivoluzionarie, nel 1965 è diventato membro del bureau politico e secondo segretario del comitato centrale del neoformato Partito comunista cubano (PCC). Vice primo ministro nel 1972, nel 1976 è stato eletto primo vicepresidente del Consiglio di stato e del Consiglio dei ministri. Nell’agosto 2006, da ministro delle Forze armate, è stato temporaneamente investito della carica di capo di stato in ragione dei problemi di salute di Fidel, mentre nel febbraio 2008, nel segno di una stretta continuità con il passato, alla sessione inaugurale della nuova legislatura del Parlamento è stato eletto con votazione unanime in via definitiva presidente del Consiglio di Stato, dopo la rinuncia del fratello alla presidenza; nella medesima circostanza è stato inoltre nominato presidente del Consiglio dei ministri e comandante in capo delle Forze armate. Primo segretario del PCC dall'aprile 2011, nel febbraio 2013 è stato riconfermato presidente del Consiglio di Stato per un secondo mandato di cinque anni, che - prolungato di due mesi dal Parlamento - è scaduto nell'aprile 2018, quando gli è subentrato nella carica M. Díaz-Canel, cui nell'aprile 2021 l'uomo politico, rinunciando anche alla carica di primo segretario, ha lasciato la guida del PCC.

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