BAZIN, René

Enciclopedia Italiana (1930)

BAZIN, René

Pietro Paolo Trompeo

Romanziere francese, nato ad Angers nel 1853. Professore di diritto nell'Università Cattolica della sua città natale, rinunziò all'insegnamento per darsi tutto alla sua opera di scrittore cattolico e patriota. Tradizionalista senza pedanteria dottrinaria, moralista senza enfasi di predicatore, sereno e ottimista ma immune da banalità arcadiche, egli s'ispira all'amore della vita paesana e rurale, alla poesia del focolare domestico, alla difesa di tutto quel che di sano e di nobile il passato ha trasmesso al presente. Dei suoi moltissimi romanzi ricorderemo i più noti: La terre qui meurt (1899), racconto georgico; Les Oberlé (1901), storia d'una famiglia alsaziana, un figlio della quale si fa disertore per amor della Francia; Donatienne (1903), che alcuni ritengono il suo capolavoro; L'Isolée (1905), episodio della lotta antireligiosa al tempo di Combes; e, tra le fresche opere giovanili in cui non si delinea ancora la tendenza sociale, Une tache d'encre (1888). Dal 1904 B. fa parte dell'Académie Française.

Bibl.: A. de Bersaucourt, R. Bazin, Parigi 1910; Ch. Baussan, R. Bazin, Parigi 1926.

© Istituto della Enciclopedia Italiana - Riproduzione riservata

TAG

Académie française

Francia

Angers

Parigi