Piano, Renzo

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Architetto italiano (n. Genova 1937). Tra i maggiori esponenti del panorama internazionale, è attivo con il Renzo Piano building workshop (1985), che ha sedi a Parigi e Genova. Quattro temi attraversano l'intero percorso di P. come architetto: l'interesse per il pezzo, l'organismo, il sistema edilizio; il disegno per l'industria; il problema di abitazione e città; il progetto alla grande scala. Un quinto tema infine li percorre tutti e concentra l'attenzione dell'autore verso i problemi del rapporto tra architettura e natura. Il 30 agosto 2013 è stato nominato senatore a vita.

Vita

Laureatosi presso la facoltà di architettura del Politecnico di Milano (1964), ha alternato gli studi con la pratica di cantiere, sia con il padre a Genova, sia sotto la guida di F. Albini a Milano (1958-64). Dal 1965 al 1970 ha lavorato con L. I. Kahn a Filadelfia e Z. S. Makowsky a Londra. Dal 1971 ha collaborato con R. Rogers, P. Rice (1977), R. Fitzgerald (1980) e con numerosi altri architetti e ingegneri associati alla sua notevole attività internazionale, caratterizzata da particolari attenzioni rivolte all'architettura di strutture provvisorie, realizzazioni stabili di vasta dimensione, interventi di recupero e valorizzazione di centri storici, studi approfonditi e innovativi sulla tecnologia dei materiali e dei processi costruttivi. È stato visiting professor alla Columbia University di New York, alla facoltà di Architettura di Oslo, al Central London Polytechnic e alla Architectural Association School di Londra. Tra i numerosi riconoscimenti internazionali ottenuti si ricordano: il Pritzker Prize (1998) e il Wexner Prize (2001); la medaglia d'oro dal RIBA (Royal Institute of British Architects) di Londra (1989) e il premio speciale della Cultura 1992 della Presidenza del Consiglio dei ministri per il settore Architettura in Italia. È stato anche insignito dei titoli di architetto dell'Accademia di San Luca (1999) e di Officier de l'Ordre national de la légion d'honneur (2000). Nel 2008 ha ottenuto la medaglia d'oro dell'AIA (American institute of architets). Su di lui nel 2018 il regista C. Saura ha girato il documentario Renzo Piano, an Architect for Santander (Renzo Piano - L'architetto della luce).

Opere

Tra le opere di maggiore rilievo, su scala nazionale e internazionale, vanno ricordati: padiglioni per la Triennale di Milano (1966) e per l'Esposizione di Osaka (1970); laboratorio elettromeccanico PAT a Cambridge (1976); Centre G. Pompidou (1971-77) e ampliamento dell'Institut de recherche et coordination acoustique/musique (IRCAM), completato con la torre realizzata nel 1989, a Parigi; progetto UNESCO di riabilitazione con laboratorio di quartiere sperimentale a Otranto (1978); laboratorio di quartiere (Japigia, 1980) a Bari; Menil Collection a Houston, Texas (1981-83); centro commerciale di Bércy, Parigi (1986-90); strutture per le celebrazioni colombiane a Genova (recupero dei Magazzini del cotone e del Deposito Franco, realizzazione del Grande Bigo, dell'Acquario e altri fabbricati minori, 1986-92); stadio San Nicola a Bari (1988-89); aeroporto di Kinsai nella Baia di Osaka (1988-94); ristrutturazione a uso pubblico dello stabilimento del Lingotto a Torino (1991-94). Dal 1985 è attivo il Renzo Piano building workshop, che ha sedi a Parigi e Genova. Tra le altre opere si ricordano: il Centro culturale J.-M. Tjibaou, Nouméa (1991-98); la Torre Debis e il Centro Stile della Daimler Benz, Berlino (1992-2000); l'Auditorium, Roma (1994-2000); gli uffici e il centro congressi della Cité Internationale, Lione (1995); il Museo della scienza e della tecnica, Amsterdam (1997); il completamento e la sistemazione del Porto antico, Genova (1999); la ristrutturazione del Centre G. Pompidou, Parigi (2000). Tra gli altri progetti realizzati agli inizi del Duemila si segnalano: il convento dei Frati minori cappuccini, a San Giovanni Rotondo (1991-2004); il Museo Paul Klee, a Berna (1999-2005); la ristrutturazione della Morgan Library, a New York (2000-06), la nuova sede del New York Times, a New York (2007); Il Vulcano Buono, centro commerciale a Nola, Napoli (2007), il City Tech Tower, il grattacielo più alto di Brooklyn, a New York (2007); la California academy of sciences a San Francisco (2008), nuova struttura museale costruita secondo i criteri della sostenibilità ambientale; lo Shard, il grattacielo più alto d'Europa, a Londra (2009-12); il nuovo Tjuvholmen Art Museum di Oslo, inaugurato nel 2012; il nuovo Auditorium dell'Aquila, anch'esso ultimato nel 2012; il Muse, nuovo museo della scienza di Trento, inaugurato nel 2013; la nuova sede del Whitney Museum a New York, aperta al pubblico nel 2015; il campus della Colombia University a West Harlem (2002-16); il centro Botín a Santander in Spagna (2010-17); l'Academy Museum of Motion Pictures a Los Angeles (2012-21); il museo di arte contemporanea GES-2 di Mosca (2014-21); il nuovo viadotto sul Polcevera (Genova), progetto donato nel 2018 a seguito del crollo del Ponte Morandi, inaugurato nel 2020; lo Science Gateway del CERN di Ginevra, aperto al pubblico nel 2023. Delle mostre dedicate alla sua attività sono degne di nota: Out of the blue (Kunst-und Ausstellungshalle, Bonn, e Villa Pignatelli, Napoli, 1997; MA Gallery, Tokyo, 1998); Renzo Piano: Architekturen des Lebens (Neue Nationalgalerie, Berlino, 2000); Installazione, 7 (Biennale di architettura, Venezia, 2000); Renzo Piano building workshop. Le città visibili (Triennale di Milano, 2007); Renzo Piano: The Art of Making Buildings (Royal Academy, Londra, 2018). Tra i più significativi progetti in fase di realizzazione occorre citare il nuovo Teatro dell’Opera di Hanoi, progettato nel 2017 da Piano e Arup, il cui completamento è previsto nel 2025.

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