REQUESENS y ZÚÑIGA, Luis de

Enciclopedia Italiana (1936)

REQUESENS y ZÚÑIGA, Luis de

François L. Ganshof.

Statista spagnolo, nato a Barcellona il 25 agosto 1528, morto a Bruxelles il 5 marzo 1576. Figlio maggiore di Juan de Zúñiga, che era stato governatore del principe Filippo, e di Stefania de Requesens, assunse il cognome di Requesens y Zúñiga, perché così fu stabilito nei capitoli matrimoniali dei suoi genitori. Militò dapprima negli eserciti di Carlo V; dal 1562 fu ambasciatore a Roma, poi, dal 1568, comandante in seconda della flotta spagnola nel Mediterraneo. Nel 1571 ebbe parte decisiva nella vittoria navale di Lepanto sui Turchi e nel 1572 venne nominato governatore del Milanese, dove la difesa dei diritti regi lo mise in conflitto con l'arcivescovo, S. Carlo Borromeo, al punto da farlo incorrere nella scomunica.

Nominato dal re Filippo II nel 1573 governatore generale dei Paesi Bassi, il R. giunse a Bruxelles il 17 novembre per sostituirvi il duca d'Alba che non era riuscito a far cessare le sollevazioni del paese. La sua ignoranza del francese e dell'olandese, la suscettibilità, la vanità, l'abitudine di circondarsi solo di Spagnoli o d'Italiani, la protezione che accordava ai gesuiti lo resero impopolare tra gli abitanti.

Le sue prime operazioni militari non furono fortunate: la sua flotta non seppe impedire che Middelburg cadesse il 18 febbraio 1574 in mano del principe d'Orange; la vittoria che le truppe del R. riportarono su Luigi di Nassau a Mook il 14 aprile, fu resa vana da una sommossa dei soldati non pagati che minacciarono di saccheggiare Anversa.

Il 6 luglio 1574 il R. promulgò un'amnistia per i ribelli dei Paesi Bassi; ma le numerose restrizioni, da cui tale amnistia fu limitata, impedirono che ne derivassero i vantaggi sperati. Non fu possibile nessun accordo neppure con gli Stati Generali delle provincie, da lui convocati, perché gli Stati Generali esigevano anzitutto che le truppe straniere venissero ritirate e che gl'impieghi pubblici fossero riservati esclusivamente ai nazionali.

La situazione peggiorò. In varie località le guarnigioni non pagate si abbandonarono a saccheggi. Il 3 ottobre 1574 l'esercito spagnolo doveva togliere, in Olanda, l'assedio a Leida. Il R. cercò di negoziare con i ribelli, e dopo varie conversazioni segrete, il 3 marzo 1575 fu aperta a Breda, grazie alla mediazione dell'imperatore, una conferenza che però fallì, perché il R. non era stato autorizzato dal re a fare concessioni riguardo alla pratica della religione riformata. Nell'agosto 1575 fu dunque ripresa la guerra; ma nonostante alcuni successi, come la presa delle isole di Duiveland e Schouwen in Zelanda, il R. fu costretto a sospendere subito le operazioni perché il re lo lasciava sprovvisto di mezzi finanziarî.

Bibl.: F. Barado y Font, Don L. d. R. y la politica española en los Paises Bajos, Madrid 1906; E. Gossart, in Biographie Nationale, XIX, Bruxelles 1907; id., La domination espagnole dans les Pays-Bas, ivi 1906; Haak, L. d. R. y Z., in Nieuw nederlandsch biografisch woordenboek, II, Leida 1912; Morel-Fatio, La vie de Don L. d. R. y Z., in Bulletin Hispanique (1904-1905); H. Pirenne, Histoire de Belgique, IV, per la quale v. la bibl. di belgio; Storia.

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