RHODANOS

Enciclopedia dell' Arte Antica (1965)

RHODANOS (῾Ροδανός, Rhodanus)

A. Bisi

Divinità personificata del fiume omonimo.

Secondo Floro, la statua del R. era portata nel trionfo di Cesare; poiché essa non ci è pervenuta, l'unica testimonianza figurativa è quella sul rilievo del basamento (lato S-O) del cenotafio dei Giulî a St.-Rémy de Provence, antica Glanum (v.). Sull'angolo sinistro di una scena di amazzonomachia si staglia il R., coricato su un fianco, con il gomito e l'avambraccio destro poggiati su un rialzo, la destra tenente un ciuffo di canne palustri, le cui larghe foglie risaltano sul pilastro di chiusura del rilievo; la divinità barbuta, con la parte inferiore del corpo drappeggiata in un himàtion, poggia la mano sinistra su un'urna, mentre in grembo reca un globo.

La scena, culminante nella lotta di un giovane guerriero contro un'amazzone, mentre una Vittoria in piedi sembra proteggere l'eroe e tre personaggi dietro al R. ascoltano la lettura di un volumen che tiene una piccola Fama alata, era stata interpretata come la glorificazione di Gaio, nipote di Augusto, nominato proconsole in Asia: recentemente l'ipotesi dell'attribuzione del monumento ai due Cesari, Lucio e Gaio, sembra caduta: onde si riapre la problematica connessa alla interpretazione di questa e delle altre scene. Qui basterà notare la perfetta identità dell'iconografia del R. con quella connessa alle diverse divinità fluviali, specialmente su monete microasiatiche di età imperiale.

Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1909-15, c. 112, s. v.; E. Hübner, Bildwerke des Grabmal der Julier in St-Rémy, in Jahrbuch, III, 1888, pp. 18; 31, tav. XVI; H. Rolland, Saint-Rémy de Provence, Bergerac 1934, p. 89 ss.; R. Bianchi Bandinelli, Storicità dell'arte classica, Firenze 19502, tav. CXVII.

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