Rivestimento

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Il materiale con cui si è ricoperta una superficie, a scopo protettivo o decorativo.

Biologia

Epiteli di r. Epiteli che tappezzano la superficie esterna del corpo e le pareti di cavità interne, comunicanti o meno con l’esterno.

Botanica

R. (o indumento) ceroso è il complesso delle sostanze cerose che ricoprono fusti, foglie ecc.; r. peloso è il complesso dei peli sugli stessi organi. I tessuti di r. sono quelli esterni, come l’epidermide e il sughero, detti anche tessuti di protezione.

Matematica

In geometria, la nozione di r. è sorta in connessione con la teoria delle funzioni a più valori. Sia M→N un’applicazione continua tra le varietà M, N della stessa dimensione e si supponga che per ogni y∈N esista un intorno Uy⊂N tale che f–1(Uy) sia unione di insiemi aperti V1, V2 … Vn⊂M a due a due disgiunti e che la f dia luogo a un diffeomorfismo tra ciascuno dei V1, V2, …, Vn e N; in tal caso si dice che l’applicazione f è un r. tra la base N e lo spazio di r. M. Se l’intero n non dipende dal punto y (ciò accade certo se N è connessa) si dice che f è un r. a n foglie, e se M è semplicemente connessa il r. si dice universale. La teoria dei r. è un importante capitolo della topologia algebrica, che si ricollega alla teoria degli spazi fibrati e al calcolo dei gruppi di omotopia delle varietà.

Tecnica

Il termine r. è impiegato nelle costruzioni stradali e minerarie, con riferimento alle opere di sostegno delle pareti di una galleria; nelle costruzioni idrauliche e marittime, con riferimento ai materiali impiegati per proteggere le pareti di strutture esposte all’azione erosiva dell’acqua in moto (➔ diga); nella tecnica di costruzione dei forni, con riferimento allo strato più o meno spesso di materiale refrattario e anche di materiale isolante termico avente la funzione di limitare l’eccessivo riscaldamento dell’involucro esterno metallico, la dispersione di calore ecc. Infine, e in special modo, il termine è riferito ai materiali impiegati per proteggere e decorare le pareti sia esterne sia interne degli edifici.

I r. lapidei, in forma di lastre di pietre o marmi di spessore ed estensione variabilissimi, sono usati fin dalla più remota antichità, a scopo sia ornamentale sia protettivo (zoccoli, r. di ambienti per bagno, vasche ecc.). Diffusissimo il r. di pareti esterne con laterizi appositi (mattoncini o listelli di cortina) di dimensioni e colori molto variabili, disposti in ricorsi con giunti sfalsati e spesso formanti disegni geometrici. Per ambienti interni si usano, con pregevoli effetti decorativi, specialmente r. ceramici in forma di piastrelle di ceramica porcellanata, porcellana, grès, oppure r. di vetro in lamiere o in lastre. In certi casi si adottano r. metallici costituiti da lastre metalliche, generalmente molto sottili, applicate per lo più alle strutture di copertura per impermeabilizzarle e difenderle dalla corrosione; i metalli più usati sono lo zinco, il rame, il piombo, l’alluminio.

Nella costruzione navale, il materiale che ricopre le strutture metalliche; r. del fasciame esterno, pannelli termicamente isolanti nelle navi condizionate; r. dei ponti, sulla superficie inferiore, come per il fasciame; su quella superiore, con piastrelle viniliche, tappeti di gomma per isolamento elettrico, moquette, carabottini di legno ignifugato o di lega leggera, a seconda dell’utilizzazione del locale; r. delle paratie, pannelli isolanti, come per il fasciame, pannelli decorativi dei più svariati materiali, sempre incombustibili, piastrelle viniliche per locali igienici ecc.

In aerotecnica, parte superficiale di ala, fusoliera, impennaggi ecc., che, oltre a realizzare materialmente le superfici ideali dei corpi aerodinamici, trasmette alle strutture interne (centine, longheroni, ordinate e altre) le forze, dovute a pressioni e depressioni aerodinamiche e idrodinamiche sulle superfici, costituisce protezione per le installazioni interne e spesso contribuisce in maniera essenziale a resistenza e rigidezza delle strutture rivestite.

In elettrotecnica, strato, dello spessore di 0,5-3 mm, di materiale vario in polvere, tenuto insieme da un legante, applicato per estrusione e successiva cottura attorno agli elettrodi usati per la saldatura all’arco elettrico manuale, allo scopo di stabilizzare l’arco, proteggere il metallo fuso durante la saldatura dall’azione dell’aria, modificare la tensione superficiale del deposito, scorificare le impurezze.

Per quanto riguarda il r. metallico ➔ metallico.

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