BRASILLACH, Robert

Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1978)

BRASILLACH, Robert

Paola Ricciulli

Scrittore francese, nato a Perpignan nel 1909 e fucilato a Parigi nel 1945 per collaborazionismo. Figlio di un ufficiale francese ucciso in Marocco (1914), B. inizia la sua attività come giornalista: Maurras gli affida la pagina letteraria dell'Action Française che egli terrà dal 1932 al 1939; in seguito, fino al 1943, sarà direttore di Je suis partout. Oltre ai saggi, Présence de Virgile (1931), Animateurs de théâtre (1936), Corneille (1938), va ricordata la produzione di romanzi: Le voleur d'étincelles (1932), L'enfant de la nuit (1934), Le marchand d'oiseaux (1936), Comme le temps passe... (1937), racconto in tre dimensioni che nella teoria del regret futur fa riaffiorare l'esperienza proustiana, e soprattutto Les sept couleurs (1939), sorta di trasposizione del Polyeucte corneliano in cui il mito della giovinezza, intesa come l'età del "possibile", è maturato dall'incontro con l'ideologia fascista, considerata proiezione concreta della speranza in un mondo migliore. Da notare anche l'impostazione completamente rinnovata (lo scrittore sceglie tra le diverse tecniche del prisma letterario quella più adatta ai momenti della narrazione) che troverà un proseguimento nell'incompiuto Les captifs (1940-41). Tra le opere postume: Poèmes de Fresnes (1949), Anthologie de la poésie grecque (1950) e il dramma La reine Césarée, rappresentato nel 1957.

Bibl.: P. Vandromme, R. Brasillach, l'homme et l'œuvre, Parigi 1956; P. Sérant, Romantisme fasciste, ivi 1960; H. Massis, Le souvenir de R. Brasillach, Liegi 1963; P. Carile, Collaborazione e letteratura in Francia durante la seconda guerra, in Il mulino, XV (1966), 4; B. George, Brasillach, Parigi 1968; G. Sthème de Jubécourt, R. Brasillach critique littéraire, Losanna 1972; F. Garavini, I sette colori del romanzo, Roma 1973.

TAG

Ideologia fascista

Collaborazionismo

Action française

Polyeucte

Perpignan