Rosacroce

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(ted. Rosenkreuzer) Leggendario ordine segreto di cui si cominciò a parlare in Germania agli inizi del 17° sec. in relazione alle romanzesche avventure di un certo Christian Rosenkreuz, vissuto nel 15° sec., che sarebbe stato iniziato in Oriente a tutti i misteri e avrebbe progettato una riforma del mondo; l’opera di Rosenkreuz sarebbe stata continuata dai suoi discepoli (i R.), che si vantavano di possedere tutti i segreti della natura. Questo si narrava nell’anonimo scritto Fama fraternitatis Rosae Crucis (1614); nel 1615 uscì a Francoforte un altro scritto, la Confessio fraternitatis, in cui si annunciava il ritorno imminente della luce perduta dagli uomini a causa del peccato di Adamo; l’anno successivo a Strasburgo fu pubblicato il celebre Chymische Hochzeit Christian Rosen­kreuz («Le nozze alchemiche di Cristiano R.») di J.V. Andreae. A questi scritti ‘ufficiali’ si aggiunse una serie di manifesti anonimi apparsi sui muri di Parigi nel 1622. Si andò così diffondendo una letteratura mistica e teosofica che si rifaceva ai R., mentre si moltiplicavano le conventicole che se ne dichiaravano prosecutrici e si dedicavano a ricerche magico-alchimistiche riprendendo temi e testi della tradizione magica ed ermetica rinascimentale. Nella prima metà del Seicento antesignano dei R. fu R. Fludd, che è forse il massimo rappresentante di questo orientamento. Nel 18° sec. il movimento dei R. ebbe largo sviluppo e a esso si ricollegarono anche L.-C. de Saint-Martin, il conte di Saint-Germain, A. Mesmer, Cagliostro, mentre la massoneria si impossessò di molti suoi motivi e simboli.

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