Roulette

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fig.

Piatto girevole, usato per un gioco d’azzardo, denominato anch’esso roulette. È diviso in 37 vaschette alternativamente colorate di rosso e nero, tranne una di colore verde e contrassegnate da altrettanti numeri (dallo 0, cui è riservato il verde, al 36). La r. è inserita in un tavolo ricoperto di panno verde sul quale, a sinistra e a destra della r., sono disegnati i settori riservati alle puntate (tableaux). Il gioco consiste nel lanciare una pallina sferica lungo la parete del piatto; la fine della corsa della pallina entro una delle 37 vaschette determina il numero vincente. Le puntate sono effettuate a mezzo di gettoni (fiches) di vario importo, che vengono collocati sul numero o sulla combinazione di numeri prescelti (v. fig.). La prima serie delle combinazioni possibili e le corrispondenti quote che il banco è tenuto a pagare comprende: un numero singolo (en plein o «pieno»), 35 volte la posta; 2 numeri vicini (à cheval o «cavallo»), 17 volte la posta; 3 numeri in linea orizzontale (transversale pleine o «terzina»), 11 volte la posta; 6 numeri compresi in due terzine vicine (transversale simple o «sestina»), 5 volte la posta; 4 numeri formanti un quadrato o lo zero unito alla terzina 1-3 (carré), 8 volte la posta; 12 numeri compresi in una delle tre colonne (colonne perpendiculaire o «colonna») o in uno dei tre settori in cui è trasversalmente diviso il tableau (douzaine o «dozzina»), 2 volte la posta; 2 colonne o 2 dozzine vicine (à cheval sur deux douzaines o sur deux colonnes), metà della posta. Una seconda serie (chances semplici) è costituita dal colore del numero (rouge e noir), dal pari e dispari (pair e impair), dai «minori» e «maggiori» (manque e passe, cioè rispettivamente i numeri da 1 a 18 e da 19 a 36), per il cui evento favorevole viene pagato un importo pari a quello puntato. I croupiers provvedono a far funzionare la r., a ritirare le poste perdenti, a effettuare i pagamenti, a sorvegliare la regolarità del gioco e a dirimere le controversie, sulle quali, se del caso, dà il proprio giudizio insindacabile un apposito ispettore.

Il gioco della r., di antica origine italiana (il nome era «girello» o «girella») e introdotto in Francia nel 18° sec., è consentito in Italia nelle case da gioco autorizzate (casino di Sanremo, Saint-Vincent, Campione d’Italia e Venezia).

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