Raimondi, Ruggero

Enciclopedia Italiana - VI Appendice (2000)

Raimondi, Ruggero

Federico Pirani

Basso-baritono, nato a Bologna il 3 ottobre 1941. Cantante dotato di notevoli qualità vocali e di una solida tecnica, che si accompagnano a una straordinaria presenza scenica e a notevoli doti interpretative, è considerato uno dei migliori bassi contemporanei, in particolare nel repertorio ottocentesco italiano e in quello mozartiano.

Dopo aver compiuto gli studi con M.T. Pediconi all'Accademia di Santa Cecilia, R. si è perfezionato sotto la guida di Piervenanzi, E. Ghibaudo ed E. Campogalliani. Nel 1964 ha debuttato al Festival di Spoleto nel ruolo di Colline ne La Bohème di Puccini; nello stesso anno ha interpretato Procida ne I Vespri siciliani di Verdi al Teatro dell'Opera di Roma. Ha quindi debuttato nel 1968 al Teatro alla Scala di Milano (Timur nella Turandot di Puccini) e alla Royal Festival Hall di Londra (Alfonso nella Lucrezia Borgia di Donizetti), al fianco di M. Caballé. Al Festival di Glyndebourne del 1969 R. ha interpretato Don Giovanni nell'omonima opera mozartiana, ruolo che gli è particolarmente congeniale e che ha ricoperto in seguito innumerevoli volte - anche nella versione cinematografica firmata da J. Losey (1979) - ottenendo grande fama internazionale. Dopo aver debuttato nel 1970 al Metropolitan di New York (Silva in Ernani di Verdi), nella stagione 1972-73 ha affrontato per la prima volta alla Fenice di Venezia il Boris Godunov di M.P. Musorgskij, opera con cui ha conseguito grande successo anche a Parigi e a Milano. Interprete autorevole anche in ruoli rossiniani (Basilio ne Il barbiere di Siviglia; Mustafà ne L'italiana in Algeri; Selim ne Il turco in Italia; Mosè nell'opera omonima), ha partecipato alla prima ripresa moderna de Il viaggio a Reims (1984) curata da C. Abbado e L. Ronconi. Ha riscosso inoltre notevoli successi nel repertorio verdiano (in particolare in Falstaff), nel Don Quichotte di J. Massenet, nella parte di Mefistofele nel Faust di Ch. Gounod e in alcuni ruoli baritonali quali Escamillo (Carmen di G. Bizet) e Scarpia (Tosca di G. Puccini).

bibliografia

A. Blyth, Ruggero Raimondi talks, in Gramophone, 1973, 1; S. Segalini, Ruggero Raimondi, Paris 1981; M.J. Ankenbrand, Ruggero Raimondi, Mensch, und Maske, München 1987.

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