SAAREMAA

Enciclopedia Italiana (1936)

SAAREMAA (ted. Ösel; A. T., 58)

Michael HALTENBERGER
Guido ALMAGIA

È la più grande isola dell'Estonia, di cui costituisce la parte più occidentale. Essa ha una superficie di 2470 kmq. (circa 10 volte l'Isola d'Elba), mentre il circondario di Saaremaa, che comprende varie altre isolette, ha una superficie di 2925 kmq. La sua posizione geografica si può precisare fra il 57°53′ e 58°38′ di lat. N. e fra il 21°48′ e 23°18′ long. E. È distante 17 km. dal continente, 1 km. da Muhu, l'isola più vicina a E. e 7 km. dall'Isola Hiiumaa (ted. Dagö).

Saaremaa si protende verso S. con la penisola di Sõrve, a O. si trova l'isoletta di Vilsandi, popolata da gran numero di uccelli marini, a NO. si estende la penisoletta di Karuse, mentre per il resto la forma è all'ingrosso ovale. Le rive sono abbastanza frastagliate, con baie poco profonde, in modo che alcuni punti costituiscono un pericolo per la navigazione. In varie parti dell'isola le coste sono formate da dune. La struttura superficiale è semplice: l'isola si trova, come la vicina Hiiumaa, nella regione morenica glaciale dell'Estonia settentrionale; bisogna però notare che qui i terreni di base sono costituiti esclusivamente da strati silurici. Lo strato superficiale è costituito da un leggiero velo glaciale che raggiunge il massimo spessore nel centro dell'isola. Il substrato calcareo affiora soltanto a N., dove forma scogli alti fino a 20 m., che scendono a picco sul mare e vengono ivi chiamate Pank, che corrispondono al glint dell'Estonia settentrionale. La regione più elevata è l'altura che culmina nel Viidumägi (54 m.). Caratteristiche forme di deposito glaciale sono gli åsar. L'idrografia è caratterizzata dai laghi relitti, i cosiddetti laht, che erano anticamente baie, in seguito chiuse da un cordone costiero; il maggiore (Mulluta laht) si trova nella parte meridionale dell'isola e copre 7,6 kmq.: quasi altrettanto esteso è il Suur laht (Grande Lago) dall'ampiezza di 6 kmq. Generalmente tutti i laghi dell'isola si ricollegano con terreni paludosi. I corsi d'acqua sono costituiti da pochi ruscelli, che d'estate si disseccano quasi completamente. Il clima corrisponde a quello della regione marittima temperata dell'Estonia: nel S. dell'isola la temperatura sale in luglio fino a 17°. La flora è caratterizzata da praterie boscose; oltre al tasso, essenza caratteristica è l'edera. La popolazione conta 51.000 ab. Un'esigua minoranza si compone di Tedeschi (i %), di Russi (0,5%), di Svedesi (0,04%). Dal punto di vista delle religioni l'uniformità è minore: i luterani e gli ortodossi sono rispettivamente il 62,2% e il 35,1%.

Per la situazione economica valgono le osservazioni fatte per Hiiumaa (v.). I cavalli sono piccoli, ma molto resistenti alle fatiche. Importanti sono i fanghi che si formano nelle acque salmastre dei laghi, dove si trovano estesi depositi di detriti animali. La città di Kuresaare deve appunto la sua importanza ai fanghi termali. Il traffico ferroviario è minimo: esiste una sola linea nella parte orientale dell'isola, la quale funziona soltanto d'estate e nemmeno tutti i giorni.

La rete stradale è abbastanza sviluppata, e non è limitata alla sola periferia come a Hiiumaa. Anche gli abitanti sono distribuiti con maggiore uniformità. La densità media della popolazione è di 19,3 ab. per kmq.; la regione più popolata è la penisola di Sõrve, dove vivono in media 30 ab. per kmq. L'unica città è Kuresaare, località che risale al tempo dell'Ordine Teutonico, con una popolazione di circa 4000 ab.; è costituita per il 79,3% da Estoni, da numerosi Tedeschi (11,9%) e da una minoranza russa (4,6%). Saaremaa forma con Muhu e Ruhno un'unità amministrativa.

Azioni militari e navali. - L'occupazione tedesca di Saaremaa appartiene alle tre offensive effettuate nell'estate del 1917 dal 23° corpo di riserva tedesco in Galizia, sulla Dvina presso Riga, nelle isole baltiche. Di queste tre operazioni, l'ultima è la più interessante, sia nel quadro generale della guerra, sia per l'esempio brillante di cooperazione fra marina ed esercito.

Il corpo di sbarco al comando del generale von Kathen era costituito dalla 42ª divisione di fanteria e da altri reparti con un complesso di 24.600 uomini, 8500 cavalli, 2500 veicoli, 40 cannoni, 220 mitragliatrici, 80 lanciabombe con grande quantità di munizioni e materiali e 30 giorni di viveri. Le forze navali erano composte di più di 300 unità compresi i trasporti, ed erano al comando dell'ammiraglio E. Schmidt. Il 9 e il 10 ottobre le truppe presero imbarco sui trasporti, e l'11 la spedizione si mise in marcia verso il Golfo di Tagga che presentava possibilità di sbarco. La squadra di protezione era composta di 2 flottiglie dragamine, che marciavano in testa, di una flottiglia cacciatorpediniere, e di 10 navi da battaglia che formavano il grosso. Questo insieme era scortato da altri numerosi cacciatorpediniere. Seguiva la flotta dei trasporti con 16 piroscafi carichi di truppe, 5 incrociatori e navi onerarie. Il 12, appoggiate dal tiro delle navi che bombardarono le batterie Hundsort (Hundva) e Ninnaste e dal fuoco dei cacciatorpediniere, le compagnie da sbarco presero terra, e protessero poi gli altri sbarchi, mentre le flottiglie dragamine intrapresero alacremente i lavori di sgombero. Dopo poche ore le operazioni per la discesa delle truppe da bordo furono in pieno svolgimento e lo sbarco principale nel Golfo di Taga si poté considerare riuscito felicemente con poche perdite e con piena sorpresa per il nemico. Lo sbarco secondario a Pamerort (Pammana) si effettuò pure felicemente; costretta al silenzio dal tiro delle navi la batteria Toffri, lo sbarco fu facilitato per la mancata resistenza del nemico.

Altra notevole attività della flotta fu spiegata all'ingresso dello Stretto di Soela e nel Golfo di Riga, nonostante i continui attacchi aerei nemici. Il 14 le unità tedesche furono impiegate contro le fortificazioni di Zerel (Sääre) e furono tanto efficaci che il giorno dopo la batteria fu abbandonata dai Russi. Il 16 le forze navali tedesche circondarono tutta l'isola; il 17 furono annientate le batterie dello stretto di Muhu e fra il 17 e il 18 anche l'isola di Muhu venne circondata; più tardi fu occupata anche Hiiumaa. La resistenza opposta ai Tedeschi dai difensori di Saaremaa e dalle unità navali russe distaccate nel Golfo di Riga (non essendo la principale squadra intervenuta perché in pieno sfacelo) non poté essere grandissima, e gli attaccanti conseguirono un pieno successo relativamente a buon mercato. Le unità russe riuscirono peraltro a sfuggire alla cattura riparando nel Golfo di Finlandia.

Bibl.: R. von Scheer, La flotta d'alto mare della Germania nella guerra mondiale, trad. it., Firenze 1919; V. Tschischwitz, L'esercito e la marina della Germania nell'occupazione delle isole Baltiche, trad. it., ivi 1934; N. Monasterev, La marina russa nella guerra mondiale 1914-17, trad. it., ivi 1934.