Guzzanti, Sabina

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Attrice e regista italiana (n. Roma 1963). A metà degli anni Ottanta si è diplomata presso l’Accademia Nazionale di Arte Drammatica S. D’Amico. Dopo una serie di esperienze televisive, ha ottenuto i primi riconoscimenti con la trasmissione di S. Dandini, La TV delle ragazze (1989-90); insieme con il fratello C. Guzzanti, negli anni successivi è tornata a lavorare con Dandini in programmi quali Avanzi (1991-92), Pippo Chennedy show (1997) e Ottavo nano (2001). Nota per le imitazioni caricaturali e satiriche (si ricordano quelle di personaggi dello spettacolo come V. Marini e di politici come S. Berlusconi e M. D’Alema), nel 2003 è tornata in RAI (Raitre) per condurre Raiot; negli anni la sua satira politica è stata spesso al centro di dure polemiche. Per il grande schermo G. ha interpretato, sceneggiato e diretto, tra gli altri, Viva Zapatero (2005, Nastro d’Argento), Le ragioni dell’aragosta (2007) e Draquila (2010). Nel 2011 è tornata in teatro con Sì! Sì! Sì! Oh, sì!, e nello stesso anno ha presentato il docufilm Franca la prima, dedicato a Franca Valeri, mentre l'anno successivo è tornata in televisione nella rete La7 con il programma satirico e di approfondimento Un due tre stella, in cui è affiancata dalla sorella Caterina. Nel 2014 G. ha diretto e interpretato la pellicola La trattativa, presentata fuori concorso alla 71a edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, mentre è del 2015 lo spettacolo teatrale Come ne venimmo fuori. L'attrice ha esordito nella narrativa nel 2021 con il romanzo 2119 - La disfatta dei Sapiens, ed è dello stesso anno il ritorno alla regia cinematografica con la pellicola Spin time, che fatica la democrazia; tra le sue pubblicazioni più recenti si cita il romanzo ANonniMus. Vecchi rivoluzionari contro giovani robot (2023).

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