Sáenz de Oíza, Francisco Javier

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Architetto spagnolo (Cáseda, Navarra, 1918 - ivi 2000). Compiuti gli studi prima alla Escuela tecnica superior de arquitectura di Caseda, Navarra, (ETSAM), poi presso il Colegio de Cataluña y Baleares a Barcellona, dove si è laureato nel 1946, ha iniziato la sua attività in proprio a Madrid nel 1947. Ha insegnato all'ETSAM a partire dal 1957, divenendone rettore nel 1981. Nelle sue opere è sintetizzato il percorso eterogeneo di assimilazione del modernismo dell'architettura spagnola, annoverando tra i suoi riferimenti il razionalismo di Le Corbusier e di Mies van der Rohe, così come l'organicismo di F. L. Wright (esemplare dello stile organico è l'edificio Torres Blancas a Madrid del 1968). Il complesso delle sue realizzazioni mostra un linguaggio in continuo mutamento, sempre attento alle nuove tendenze, in virtù di una sensibilità particolare e di un talento innato. Tra i premi ricevuti si ricordano la medaglia d'oro dell'architettura spagnola (1989) e il titolo Príncipe de Asturias de las artes (1993), mentre tra le architetture realizzate vanno citate: la basilica di Aránzazu a Oñate (in collab. con L. Laorga, 1946), il complesso residenziale Batán a Madrid (in collab. con J. L. Romany e M. Sierra, 1961), la torre per uffici del Banco de Bilbao, Madrid (1981), il Palazzo dei festival di Santander (1990), il blocco residenziale M-30 a Madrid (1991), la Torre de Triana a Siviglia (1993).

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