SALOME

Enciclopedia Italiana (1936)

SALOME


. Delle donne di questo nome le più note sono le seguenti:

1. La regina della dinastia Asmonea, moglie di Alessandro Ianneo, e che regnò dopo di lui dal 76 al 67 a. C. in Gerusalemme. Sotto di lei pervenne a grande potere il partito dei farisei. È più nota sotto il doppio nome di Alessandra Salomè.

2. La sorella di Erode il Grande, che esercitò la più grande influenza sulle decisioni di lui, spingendolo fra altro ad uccidere la propria moglie Mariamme e i proprî figli Alessandro, Aristobulo e Antipatro.

3. La figlia di Erodiade e di Erode (Filippo), a cui alludono senza nominarla i Vangeli (Marco, VI, 22 segg.; Matteo, XIV, 6 segg.; cfr. Flavio Giuseppe, Antichità giud., XVIII, 5,4). Essa eseguì la famosa danza nel convito dato dal tetrarca Erode Antipa nel suo genetliaco, e piacque tanto a lui che le promise di accordarle qualunque cosa gli chiedesse in premio, il premio chiesto a istigazione della madre Erodiade fu la testa di Giovanni Battista allora detenuto in prigione da Antipa, perché aveva riprovato pubblicamente l'unione adulterina e incestuosa di Antipa con Erodiade: il premio fu concesso. Una leggenda cristiana (in Niceforo, Hist. eccl., I, 40) fa morire questa S. in maniera che vuole essere una punizione evidente per la decapitazone di Giovanni Battista: mentre S. attraversa un fiume gelato, il ghiaccio si rompe, ella cade nell'acqua sottostante, e il ghiaccio allora si richiude e decapita la donna.

4. Una delle donne nominate dai Vangeli come al seguito di Gesù Cristo, presente alla sua crocifissione (Marco, XV, 40) e visitatrice della sua tomba vuota (ivi, XVI,1). Dal confronto di questi passi con Matteo, XX, 20; XXVII, 56, molti studiosi hanno concluso l'identità di questa S. con la "madre dei figli di Zebedeo"; qualche altro, fondandosi sul passo di Giovanni, XIX, 25, la ha ritenuta per sorella di Maria madre di Gesù, la quale sorella non sarebbe la Maria di Cleofas nominata ivi subito appresso (come apposizione) ma piuttosto questa S. innominata. Scrittori antichi, che hanno generalmente identificato questa S. con la "madre dei figli di Zebedeo", hanno emesso anche altre opinioni a suo riguardo, senza che ce ne risultino le ragioni: così Epifanio (Adv. Haer., LXXVIII, 9) la dice figlia di S. Giuseppe da un precedente matrimonio; Egesippo (in Eusebio, Hist. eccl., III, 11; IV, 22) la crede figlia di Cleofas; in Niceforo (Hist. eccl., II, 3) è riportata anche l'opinione di chi la riteneva figlia del sacerdote Zaccaria, padre di Giovanni Battista.

Per le prime tre, v. G. Ricciotti, Storia d''Israele, II, Torino 1934; per la quarta i commenti ai luoghi citati dei Vangeli.