BERTINI, Salvatore

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 9 (1967)

BERTINI, Salvatore

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Nacque a Palermo nel 1721 e fu capostipite di una famiglia di musicisti. Dopo aver appreso i primi fondamenti musicali da un amico di suo padre, Pietro Pozzuolo, si recò a Napoli, dove trascorse otto anni al conservatorio della Pietà dei Turchini, allievo di F. Fago e di L. Leo. Diplomatosi in composizione, nel 1746, alla morte del Leo, fu invitato - per suggerimento dell'ambasciatore di Francia - alla corte di Pietroburgo come maestro di musica, ma preferì ritornare a Palermo. Il 9 marzo 1748 divenne sostituto del maestro della cappella palatina, D. Perez, mantenendo tale nominaanchequando, nel 1752, il Perez si trasferì a Lisbona e di fatto il B. diresse da solo la cappella.

Nella sua città compose per il teatro alcune opere (tutte su libretto di G. Baldanza), che vennero eseguite nella Galleria dei Palazzo Reale: L'impero delle Amazoni (1772), Cino e Corsica (1773) e Il cielo in giubilo, una serenata per il genetliaco della regina (1773), in cui - secondo il figlio Giuseppe - la facilità di stile, la purezza dell'armonia e l'ammirabile linea del canto denunziavano chiaramente il magistero della scuola napoletana, in particolare del Leo. Attivo sempre alla corte palermitana, nel 1778, alla morte del Perez, fu nominato primo maestro di cappella. Scampato da una tempesta di ritorno da un suo secondo viaggio a Napoli e a Roma (di cui s'ignora l'anno), il B. fece voto di comporre soltanto musica sacra di rigoroso stile antico. Fra le composizioni in tale genere si ricordano una Messa di requiem per i funerali di Carlo III (1788), un Miserere a due cori per la settimana santa e un altro Miserere a quattro voci per i venerdì della Quaresima, mentre una giovanile "azione sacra" (o oratorio), Seila, composta - su libretto di Paolo di Mercurio - in stile meno severo, era stata eseguita nel 1754 nella chiesa di S. Chiara a Palermo per una monacazione. Secondo il Fétis, del B. sarebbero state stampate a Londra, s. d., le Sonate per il cembalo e violino. Opera prima, di cui, però, non v'è alcuna traccia nei cataloghi inglesi. Il B. morì a Palermo il 16 dic. 1794, lasciando due figli, Natale e Giuseppe, entrambi musicisti.

Bibl.: G. Sorge, I Teatri di Palermo nei secc. XVI, XVII e XVIII, Palermo 1926. pp. 244, 401, 404; G. Bertini, Diz. stor. crit. degli scrittori di musica…, I, Palermo 1814, pp. 106-109; F. J. Fétis, Biographie univ. des musiciens, I, Paris 1860, p. 385; F. Eitner, Quellen-Lex. der Musiker, I, p. 6; Enc. della Musica Ricordi, I, Milano 1963, p. 252.

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