Beckett, Samuel

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Scrittore irlandese (Dublino 1906 - Parigi 1989). Uno degli autori più significativi del 'teatro dell'assurdo', fu tra gli scrittori esemplari del Novecento per il suo carattere rappresentativo di alcuni aspetti della coscienza moderna. Nel 1952 pubblicò l'opera drammatica che lo impose all'attenzione internazionale: En attendant Godot  (rappr. 1953). Nel 1969 gli venne assegnato il Premio Nobel per la letteratura.

Vita e opere

Compiuti gli studi al Trinity College di Dublino, nel 1928 divenne lettore d'inglese alla Scuola normale superiore di Parigi, dove fu amico di James Joyce, per ritornare nel 1930 al Trinity College come lettore di francese. Nel 1938 si trasferì definitivamente in Francia e dal 1945 cominciò a scrivere in francese. A un volume di racconti (More pricks than kicks, 1934) seguì il primo romanzo, Murphy (1938), in inglese, tradotto in francese da B. stesso (1947), che non ebbe alcuna risonanza, mentre viva impressione suscitarono Molloy (1951), scritto direttamente in francese, e più ancora le opere successive: Malone meurt (1951), L'innommable (1953), Nouvelles et textes pour rien (1955); contemporaneamente B. dava al teatro la già citata En attendant Godot , poi nel 1957 Fin de partie e Acte sans paroles, che lo ponevano subito tra i più discussi e noti autori drammatici del nostro tempo. In un contesto mitologico personalissimo, costruito su un ragionamento cartesiano che procede per esclusioni, B. traccia il quadro della inutilità e inevitabilità della sofferenza dell'uomo. I suoi paesaggi sono deserti in cui torreggiano le inezie; i suoi personaggi simboleggiano, in una qualche deformità fisica, la paralisi spirituale cui sono giunti. Non si muovono perché non ce n'è motivo alcuno e ogni desiderio che sorge viene immediatamente frustrato da una lucida consapevolezza. Non c'è itinerario psicologico in B.; tale era, tale rimane la sua voce angosciosa anche nelle altre opere narrative, tra cui ricordiamo: Comment c'est (1961), Imagination morte, imaginez (1965), Watt (1953, tradotto in francese nel 1968), Mercier et Camier (1970, ma scritto nel 1946), Le dépeupleur (1970), First love (1973), Company (1980), e nelle altre opere teatrali tra cui ricordiamo: Tous ceux qui tombent (1957), Embers (1959), Krapp's last tape (1959), Happy days (1961, traduz. fr. Oh! les beaux jours, 1963), Comédie et actes divers (1966), Breath and other short plays (1972), Not I (1973). B. è autore di opere di poesia e di saggi, nonché di commedie radiofoniche e del cortometraggio Film (1965).

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