Pietro, san

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

Pietro, san

Raffaele Savigni

Il pescatore che divenne il primo vescovo di Roma

Simone era un pescatore del Lago di Genesaret. Dopo una pesca miracolosa, lasciò barca e famiglia e con il fratello Andrea seguì Gesù, cambiando il nome in Pietro. Fu il più autorevole degli apostoli. Fondò varie comunità, tra cui quella di Roma, ove fu martirizzato nel 64 d.C. I vescovi di Roma (poi detti papi) si considerano suoi successori, chiamati a guidare la Chiesa cattolica

La roccia dei cristiani

Tra i discepoli di Gesù assunse ben presto un ruolo particolare Pietro, il cui nome significa «fondato sulla roccia». È lui che riconosce per primo in modo chiaro la divinità di Gesù, il quale gli affida il compito di guidare la comunità dei discepoli e di «confermarli nella fede» con le seguenti parole: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla Terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla Terra sarà sciolto nei cieli». Questo passo del Vangelo di Matteo è stato tuttavia interpretato in modi diversi dai differenti gruppi cristiani: secondo i cattolici il primato di Pietro fonda il primato del papa, considerato suo successore con gli stessi poteri, mentre i protestanti considerano unico e irripetibile il ruolo di Pietro, e vedono in lui il simbolo della fede in Cristo, la vera «roccia» alla quale deve guardare ogni cristiano.

Pietro, nei Vangeli, è un discepolo molto legato al suo maestro, talvolta fragile, ma pronto a pentirsi delle sue debolezze: rifiuta inizialmente l’idea che Gesù possa essere crocifisso, e viene rimproverato da lui; si dice pronto a seguirlo sino alla morte, ma davanti al Sinedrio lo rinnega tre volte, per poi pentirsi dopo il canto del gallo. Nel Vangelo di Giovanni Gesù conferma Pietro nel suo ruolo di guida dopo avergli chiesto per tre volte di manifestargli il suo amore («Mi ami tu?»), per compensare il futuro triplice rinnegamento e per prepararlo al futuro martirio. Negli Atti degli apostoli egli agisce spesso come il capo degli apostoli, e anche Paolo di Tarso dice di essersi recato a Gerusalemme per consultarlo su questioni difficili.

La storia e il ruolo di Pietro

Sotto il nome di Pietro sono state tramandate due lettere, la seconda delle quali viene però attribuita dagli studiosi a un suo discepolo. Rispetto a Paolo di Tarso egli appare meno colto, e più legato all’ambiente ebraico. Tuttavia, dopo la conversione del centurione Cornelio, narrata negli Atti degli apostoli, si rende conto che Dio non fa preferenza di persone e che chiama alla salvezza anche i pagani, non solo gli Ebrei. Dopo aver annunciato il Vangelo ad Antiochia e in altre regioni d’Oriente, egli giunse a Roma e divenne il capo di quella Chiesa, mentre un suo discepolo, l’evangelista Marco, fondò la comunità di Alessandria.

Secondo una tradizione leggendaria, diffusa da un vangelo apocrifo e raccolta, alla fine del 19° secolo, dal romanzo Quo vadis? dello scrittore polacco Henryk Sienkiewicz, di fronte alla persecuzione Pietro avrebbe tentato di fuggire da Roma, ma sarebbe rientrato in città, pronto ad affrontare la morte, dopo che Gesù gli era apparso dicendogli: «Vado a Roma a farmi crocifiggere un’altra volta». Egli sarebbe poi stato crocifisso a testa in giù, e avrebbe detto: «Non sono degno di morire come il mio maestro».

Le comunità cristiane dei primi secoli accettarono gradualmente l’idea del primato del papa in quanto successore di Pietro, e dal 4° secolo si diffuse la festa dei santi Pietro e Paolo, fondatori della Chiesa di Roma, che ricorre il 29 giugno, mentre il 22 febbraio si festeggia la cattedra di s. Pietro, simbolo della sua autorità dottrinale e pastorale.

Il culto di s. Pietro si diffuse notevolmente nel Medioevo, e la sua tomba (attualmente sotto la basilica vaticana) divenne meta di numerosi pellegrinaggi. Nell’iconografia egli viene di solito rappresentato con le chiavi in mano, segno del potere spirituale e del suo ruolo di «portinaio del Cielo».

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