Santos Calderon, Juan Manuel

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Santos Calderón, Juan Manuel. – Uomo politico colombiano (n. Bogotà 1951). Discendente da una influente famiglia di editori della carta stampata, laureato in economia e business administration, giornalista, dal 1992 al 1994 fu ministro del Commercio e nel 2000 dell’Economia. Uscito dal Partito liberale (2004), si avvicinò al presidente Á. Uribe, che nel 2006 lo nominò ministro della Difesa, incarico nel quale ha acquisito grande notorietà per i successi riportati nel contrasto alle FARC (Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia). Fra i fondatori del PSUN (Partido Social de Unidad Nacional, 2005), nel 2010, al secondo turno, è stato eletto presidente della Colombia con il 69% dei voti. Alle consultazioni legislative tenutesi nel marzo 2014 l'uomo politico ha conservato la maggioranza relativa in Parlamento ottenendo 45 dei 102 seggi del Senato, mentre al primo turno delle presidenziali svoltosi nel maggio successivo ha ricevuto il 25,6% dei consensi contro il 29,2% dell'avversario Ó.I. Zuluaga del Centro Democrático, che ha sconfitto al ballottaggio tenutosi nel mese successivo, ricevendo il 45% dei consensi ed essendo riconfermato nella carica presidenziale. Sostenitore della necessità di concludere il già avviato processo di pace con l'organizzazione guerrigliera FARC, a Cuba nel giugno 2016 l'uomo politico è stato il firmatario, insieme al comandante R. Londono, di uno storico accordo per il cessate il fuoco bilaterale e definitivo e il disarmo dei ribelli, mettendo fine a un conflitto che ha visto governo e combattenti contrapposti dal 1964. Nel 2016 gli è stato conferito il premio Nobel per la pace "per i suoi sforzi risoluti per porre fine a oltre cinquant'anni di guerra civile, una guerra che è costata la vita ad almeno 220.000 colombiani e ha causato quasi sei milioni di profughi". Nell'agosto 2018, ultimato il mandato, gli è subentrato nella carica il conservatore I. Duque.

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