SARCOFAGIDI

Enciclopedia Italiana (1936)

SARCOFAGIDI (lat. scient. Sarcophagidae)

Athos Goidanich

Le notissime "mosche della carne", insetti Ditteri (v. mosche) grigi striati e variegati di nero, che si sviluppano nelle più varie condizioni, passando dalla saprofagia al parassitismo.

La maggior parte depone le uova, da cui sgusciano immediatamente le larve, in materie decomposte, carni putrefatte, carogne, escrementi di erbivori, feci umane, ecc. Le larve di alcune specie, ingerite con cibi alterati che le ospitino, possono provocare miasi intestinali (es. Sarcophaga falculata, S. securifera, ecc.), mentre altre (es. Wohlfahrtia magnifica), deposte dalla madre su mucose o aperture naturali (bocca, naso, orecchi, ecc.), in animali o persone dormenti all'aperto, causano miasi gravissime che producono alterazioni e talora la perdita degli organi attaccati. Non poche (es. Blaesoxipha spp., S. albiceps, S. affinis, ecc.) sono parassite endofaghe o predatrici di varî insetti, e infine tutti i Miltogrammini sfruttano le provviste (insetti paralizzati o miele e polline) immagazzinate per la propria prole dagl'Imenotteri Aculeati.