SATURNISMO

Enciclopedia Italiana (1936)

SATURNISMO (dal latino saturnus, simbolo alchimistico del piombo)

Fernando Marcolongo

Significa l'avvelenamento da piombo. È diventato oggi di osservazione molto rara nella sua forma acuta o subacuta, conserva purtroppo un triste primato fra le malattie dei lavoratori nella sua forma cronica, che tanta importanza assume nel campo della patologia professionale sotto l'aspetto clinico, profilattico e sociale. Intossicazioni croniche avvengono anche per somministrazione criminale del piombo o per uso di acqua potabile, molto demineralizzata, che passi in tubi di piombo; di stoviglie, giocattoli, perfino di cosmetici contenenti piombo, ecc., ma in casi del tutto eccezionali.

Il piombo è molto diffuso nell'industria moderna, essendo usato, a quanto si calcola, in oltre 150 lavorazioni. I suoi composti assai numerosi, solubili o insolubili (ossidi, fra cui il minio; cromati; carbonato basico o biacca, nitrato, solfato, solfuro, cloruro, ecc.) possono penetrare nell'organismo o attraverso la cute (avvelenamento da cosmetici, da tetraetile di piombo), ciò che è molto raro, o per il canale digerente (avvelenamento per acqua passata in tubi di piombo, per composti solubili di piombo ingeriti a scopo abortivo o suicida, ecc.), ma soprattutto per le vie respiratorie, mediante i vapori e la polvere di piombo che vengono facilmente inalati durante il lavoro. Se il tossico penetra per la via digerente, esso viene in parte arrestato nel fegato, mentre quello inalato passa tutto nel sangue (perciò esso per questa via riesce dieci volte più tossico), dove si trasforma in difosfato di piombo colloidale e si deposita in parte nelle ossa. Vie di eliminazione sono quella renale e soprattutto quella intestinale; anche individui normali non a contatto col piombo ne eliminano piccolissime quantità (provenienti dall'acqua potabile, dalla polvere, dagli alimenti). Una volta penetrato nell'organismo (periodo di assorbimento) il tossico non dà subito manifestazioni morbose, ma quando la sua penetrazione sia cospicua e ripetuta, esso finisce col ledere numerosi organi e apparati, come il sistema nervoso centrale e periferico, l'apparato digerente, i reni, il sangue, le ghiandole a secrezione interna, ecc. ("periodo di intossicazione"), provocando in essi varie lesioni degenerative, tossiche o a carattere puramente funzionale (spasmi, ecc.).

Sintomatologia del saturnismo cronico. - Uno dei sintomi precoci dell'intossicazione cronica da piombo è rappresentato dal cosiddetto "orletto gengivale", colorazione grigio-bluastra che compare sulle gengive solo vicino ai denti, dovuto al piombo circolante nei capillari che, combinandosi con l'idrogeno solforato, presente nella cavità orale, precipita in forma di solfuro di piombo (nero), sopra tutto quando esistono cattive condizioni igieniche della bocca (dentatura guasta, piorrea, stomatiti, ecc.). L'orletto compare in una percentuale molto variabile di casi (dal 15 fino oltre il 75%), a seconda delle condizioni locali della bocca e delle varie lavorazioni, di regola precocemente ma a volte anche dopo molti anni dall'inizio dell'assorbimento del piombo; è talora accompagnato da un odore speciale, dolciastro, dell'alito (fiato da piombo). A carico degli organi addominali si hanno di frequente disturbi gastrici riferibili a processi di gastrite cronica, ancora più spesso stitichezza cronica, di rado affezioni del fegato, ma la manifestazione più nota resta pur sempre la colica da piombo (colica dei pittori). Improvvisamente, o dopo varie cause occasionali, insorgono dolori violentissimi, crampiformi, nella parte inferiore dell'addome e nella regione ombelicale, che sono stati paragonati alla sensazione di una sbarra rovente che attraversi il ventre, e s'accompagnano a retrazione delle pareti addominali (onde l'individuo si presenta piegato su sé stesso) con senso diffuso di dolenzia che migliora alquanto con una compressione dolce e progressiva. Durante l'accesso doloroso v'è stipsi tenace, talora accompagnata da tenesmo e da vomito; aumento della pressione arteriosa, talvolta dolori articolari, ritenzione di urina, albuminuria, ecc. La colica è verosimilmente dovuta a uno spasmo delle pareti intestinali, e può durare pochi minuti, qualche ora o qualche giorno, più di rado diversi giorni; è manifestazione precoce del saturnismo, che può restare isolata, mentre altre volte si ripete con varia frequenza.

Fra i sintomi nervosi domina per frequenza la paralisi del radiale, che si manifesta dapprima con atteggiamento in semiflessione del medio e dell'anulare (si dice che l'ammalato "fa le corna"), più tardi anche con segni a carico degli altri muscoli estensori, onde la mano finisce col restare in flessione e pende verso il basso (mano cadente). Altri tipi di paralisi si hanno a carico di nervi e muscoli dell'avambraccio, del braccio o della spalla, della gamba, specie nei bambini, con impotenza funzionale, atrofie muscolari (tipo Aran-Duchenne) e reazione degenerativa. In casi iniziali queste alterazioni sono lievi e dimostrabili solo con fini metodi di esame (esame elettrico, cronassia). Fortunatamente assai più rara è l'encefalopatia saturnina, dovuta al danneggiamento che il piombo arreca sui vasi cerebrali e sulle cellule nervose, e che può insorgere in forma acuta con accessi epilettiformi, delirio, amaurosi, perdita della coscienza, ecc., oppure in forma cronica con disturbi della psiche, diminuzione dell'intelligenza fino a uno stato demenziale, paralisi di nervi cranici, di rado alterazioni cerebellari, ecc. Sono state descritte anche forme meningitiche, e assai di rado quadri di meningoencefaliti croniche. Frequenti il tremore a fini scosse, l'insonnia, la cefalea, il senso di peso al capo, le mialgie, i dolori articolari, ecc. Sintomi possono comparire anche a carico dell'occhio (paralisi, scotomi, neurite dell'ottico, spasmi retinici, ecc.), più di rado a carico dell'orecchio.

Non infrequente è nei lavoratori del piombo il pallore, e talora un colorito speciale, terreo con sfumatura giallastra ("colorito da piombo"). Si riscontra spesso anemia di tipo secondario, cioè con diminuzione più cospicua dell'emoglobina che dei globuli rossi, causata da un'aumentata distruzione del sangue provocata dal tossico, e caratterizzata da uno dei reperti più noti dell'intossicazione, la cosiddetta granulobasofilia. Questa consiste nella presenza, in numerosi globuli rossi (almeno 250-500 per milione di globuli rossi), di granuli di varia dimensione che assumono i colori basici, espressione di una rigenerazione patologica del sangue; non è però specifica del saturnismo e neppure molto frequente (20-25% dei casi). A carico dei globuli bianchi si riscontra per lo più linfocitosi, talora eosinofilia. Alterazioni della massima importanza si hanno a carico del sistema circolatorio, e fra esse predomina il rene grinzo saturnino, che consiste in lesioni arteriosclerotiche dei piccoli vasi renali, con conseguente danneggiamento del tessuto renale che progressivamente diventa insufficiente alla sua funzione. Questa grave malattia, relativamente frequente, insorge quasi sempre in individui che hanno avuto per molti anni o per decennî contatti col piombo, e si manifesta con forte aumento della pressione arteriosa, ipertrofia del cuore, retinite albuminurica, albuminuria, insufficienza renale che in modo più o meno lento conduce all'uremia. L'aumento della pressione arteriosa si può avere però anche senza rene grinzo.

A carico del ricambio si hanno talvolta manifestazioni uricemiche che possono condurre a un vero stato gottoso (gotta saturnina), però di osservazione relativamente rara. Di grande importanza è l'aumento, specie nelle urine, di alcuni derivati colorati dell'emoglobina privi di ferro, le porfirine, fenomeno non specifico ma frequentissimo nel saturnismo, e a cui sono stati addebitati alcuni dei sintomi precedenti. Anche le ghiandole a secrezione interna possono essere colpite, specie quelle sessuali (aborti, sterilità), e la tiroide, con manifestazioni anche gravi d'ipertiroidismo.

Sintomatologia del saturnismo acuto. - È caratterizzata da sintomi d'irritazione e causticazione dell'apparato digerente, scialorrea, vomito, dolori crampiformi all'addome, albuminuria, ittero, ecc. L'esito è, abbastanza di frequente, letale.

Medicina legale. Legislazione sanitaria. - In quasi tutti i paesi civili le leggi di assicurazione contro le malattie professionali contemplano il problema del saturnismo, stabilendo determinate modalità d'indennizzo per le sue conseguenze morbose dirette. Vi sono norme che rendono obbligatoria la diagnosi medico-legale dell'intossicazione, cioè la determinazione del grado di effettiva inabilità lavorativa provocata da essa, e precisano i mezzi atti a prevenire o a combattere al loro inizio le varie manifestazionh di questa grave malattia sociale.

In Italia questi scopi vengono raggiunti con le visite d'assunzione e periodiche dei lavoratori del piombo, e con le disposizioni legali riguardanti l'indennizzo degl'individui già colpiti dal saturnismo. Il r. decr. 20 marzo 1929 prescrive visite preventive d'assicurazione per i lavoratori addetti ai forni di estrazione del piombo dai minerali, alle fabbriche di composti di piombo o di colori e vernici che contengono più del 2% di piombo, ai lavoratori di composizione tipografica e cromolitografica che importino uso del piombo, alla fabbricazione e al governo degli accumulatori e infine alla vetrificazione di terraglie, alla colorazione di stoviglie, ecc. con composti piombiferi. Tali visite, eseguite da medici competenti, rendono possibile di rifiutare individui che abbiano già lavorato nel piombo o presentino segni d'intossicazione, svelabili magari solo con l'esame del sangue (granulobasofilia) o dell'urina (presenza del piombo), e inoltre ai soggetti già tarati, come i tubercolotici, i sifilitici, gli alcoolisti, gl'individui affetti da lesioni renali o circolatorie, ecc. Le visite periodiche vengono dallo stesso decreto fissate in: a) bimestrali, per i lavoratori ai forni di estrazione e alle fabbriche di composti del piombo, di colori e vernici piombifere, di lamine, tubi, proiettili, oggetti di fonderia, ecc., ai lavori di pittura e d'intonaco con colori di piombo, di cromolitografia, di fabbricazione e governo degli accumulatori: b) trimestrali, per i lavoratori addetti alla vetrificazione e decorazione di terraglie, stoviglie e ceramiche con composti piombiferi; c) quadrimestrali, per i lavoratori addetti alla manipolazione dei lingotti, alla composizione tipografica, alla zincatura, stagnatura e verniciatura di oggetti con materiali piombiferi, alla lavorazione del caucciù piombifero. Il medico addetto a tali visite deve tener conto dell'esistenza dei varî sintomi dell'intossicazione e giudicare delle misure opportune a seconda della loro gravità, consigliando l'esclusione definitiva o temporanea dal lavoro, oppure la semplice applicazione di rigorose norme igieniche, e applicando un congruo periodo d'osservazione nei casi sospetti. I risultati di tali visite devono segnalare all'ispettorato corporativo i casi di saturnismo dichiarato (circolare n. 8 del 1° luglio 1929 del Ministero dell'economia nazionale), e offrire ai dirigenti industriali la possibilità di riparare a errori tecnici e igienici nelle varie lavorazioni. Infine, per quanto riguarda la questione più strettamente assicurativa, il r. decr. 13 maggio 1929, n. 928, contempla la possibilità d'indennizzo per gli operai in attività o che non abbiano lasciato di lavorare nel piombo da un anno (art. 6 della legge) limitatamente ad alcune lavorazioni fra le più comuni e le più facilmente predisponenti all'intossicazione, quali il trattamento di minerali contenenti il piombo, la fusione del metallo o del vecchio zinco, la fabbricazione di oggetti, di composti, di leghe di piombo, di smalti e vernici contenenti il piombo e i lavori di industrie poligrafiche con uso del piombo, i lavori di pittura, d'intonacamento, di limature, ecc., con materiale contenente piombo, ecc.

Alla diagnosi medico-legale del saturnismo è strettamente connessa la conoscenza dei più moderni mezzi d'indagine per la dimostrazione del piombo nelle urine, nel sangue e nelle feci, mezzi che richiedono una tecnica complessa che qui non è il luogo di esporre. Basti ricordare che con ricerche precise si può dimostrare con certezza la presenza del tossico nell'organismo in dosi patologiche, e riconoscere anche i casi in cui, come è di recente accaduto in Germania, il piombo veniva introdotto a scopo di simulazione (così detti "mangiatori di piombo").

Profilassi. - La lotta contro il saturnismo è diretta principalmente contro i fattori ambientali e le condizioni igieniche dei lavoratori del piombo. Al primo scopo valgono soprattutto le misure contro le polveri e i vapori del piombo, che, come abbiamo visto, hanno il maggior valore nel determinare l'intossicazione; esse consistono in una buona aerazione degli ambienti, nel diminuire la produzione delle polveri e vapori, nella loro captazione o produzione in apparecchi chiusi, nella sostituzione di preparati insolubili a quelli solubili, ecc. Tali precetti, mercé le precise istruzioni governative, si vanno rapidamente diffondendo in Italia. Quanto alle condizioni dell'individuo, occorre innanzi tutto elimiriare dal lavoro nel piombo gl'individui più giovani e recettivi (al disotto dei I8 anni, come stabilisce la legge italiana), possibilmente le donne, specie se in stato di gravidanza, i soggetti deboli o già tarati da altre malattie (renali, respiratorie ecc.), o dall'alcoolismo. Gli operai vanno istruiti nell'evitare o nel limitare per quanto possibile il contatto con il piombo; si deve quindi consigliare un'accurata pulizia della persona dopo il lavoro, una certa attenzione durante questo (si eviti di toccare con mani sudicie oggetti che poi vengono portati alla bocca), meglio ancora il cambio di abiti, l'uso (nelle donne) di cuffie per i capelli o di mezzi protettivi del naso e della bocca (veli, maschere, ecc.) e un'accurata e sistematica pulizia della bocca e dei denti.

Terapia. - Contro la colica è consigliato, non però da tutti, l'uso di purganti (olio di ricino, senna, ecc.) che non riesce sempre efficace; meglio rispondono i calmanti e gli antispasmodici (morfina, papaverina, atropina) e soprattutto le iniezioni di preparati di calcio, preconizzate di recente e veramente di effetto pronto ed efficace. Contro le paralisi si usa l'elettroterapia, l'idroterapia e le cure generali; cure sintomatiche, purtroppo spesso inefficaci, nei casi di encefalopatia. La cura del rene grinzo è quella abituale delle altre forme di sclerosi renale. Assai più che a questi mezzi la terapia deve mirare a favorire l'eliminazione del piombo dall'organismo. Ciò si ottiene con la somministrazione di preparati di iodio, meglio se associato con bicarbonato di sodio, con i bagni caldi, con cure balneari-solforose, e soprattutto con um dieta povera di calcio (riso, pane, carne, burro, patate, mele, pere, ecc.), dato che il ricambio di questo elemento va parallelo a quello del piombo. Se vi sono sintomi acuti, è invece necessario favorire la fissazione del tossico, per evitare i pericoli di una sua mobilizzazione troppo rapida; a questo scopo serve bene l'uso del latte, di preparati di calcio, ecc.