SAVARIA

Enciclopedia Italiana (1936)

SAVARIA (Savaria)

Pietro Romanelli

Città della Pannonia Superiore, oggi Steinamanger (in ungherese Szombathély). Centro indigeno prima della conquista romana, ebbe da Claudio una colonia di veterani, donde il suo nome di Colonia Claudia Savaria; non fu mai però sede di guarnigione stabile, e i soldati che vi dimoravano, come rileviamo dalle iscrizioni, appartenevano a distaccamenti delle legioni di Carnunto e di Vindobona. Per la ricchezza della regione adiacente e per la sua condizione d'importante nodo stradale, la città raggiunse una notevole floridezza nel sec. II d. C., ed ebbe anzi con molta probabilità la funzione di centro religioso della provincia. Fu anche posto doganale, sede dell'amministrazione di alcuni beni imperiali (silvae dominicae), e più tardi, secondo la Notitia dignitatum, sede della cassa provinciale. Con l'accentuarsi dell'importanza militare delle provincie danubiane nel sec. III e nel IV, Savaria, se ebbe da un lato a soffrire dalle incursioni dei barbari, fu d'altro lato spesso residenza imperiale: già Settimio Severo, secondo Aurelio Vittore, vi sarebbe stato proclamato imperatore.

Restano frammenti sparsi di varî monumenti, e rovine abbastanza cospicue dell'anfiteatro; copiose le iscrizioni.

Bibl.: Corp. Inscr. Lat., III, pp. 525 e 1751; N. Vulić, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., II A, coll. 249-50.

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