SAVOIA, Renato di, conte di Tenda

Enciclopedia Italiana (1936)

SAVOIA, Renato di, conte di Tenda

Armando Tallone

Nato circa il 1473, morto il 31 marzo 1525, figlio naturale di Filippo II e di una Libera Portoneri, detto il Gran bastardo di Savoia, legittimato nel 1499. Fu allevato alla corte di Milano presso Bona di Savoia vedova di Galeazzo Maria Sforza, poi all'età di 10 anni seguì il padre presso Massimiliano d'Austria, indi in Francia e infine in Savoia durante la reggenza di Bianca di Monferrato; divenne poi luogotenente del ducato quando suo padre nel 1496 riuscì a salire sul trono. Nel 1501 sposò Anna Lascaris figlia del conte di Tenda, Giovanni Antonio, che istituì erede della contea la discendenza di Anna, dalla quale ebbe origine la linea dei conti di Tenda della casa di Savoia. Un anno dopo il fratello di R., Filiberto II, sposava Margherita d'Austria, che venne presto in urto con R., al quale mirava a togliere, a proprio vantaggio, l'autorità di cui come luogotenente godeva nello stato; infatti riuscì a farlo revocare dagli uffici e onori concessigli, nonché ad annullare la legittimazione del 1499, tanto che R. disgustato si rifugiò presso il re Luigi XII di Francia. Le cose non mutarono per lui neppure dopo la morte del duca Filiberto II, ché la vedova Margherita d'Austria ostacolò tenacemente l'intenzione del successore Carlo II di reintegrare in pieno R. nei feudi che gli erano stati confiscati. Prestò i suoi servigi a Luigi XII che lo creò gran siniscalco del regno e governatore della Provenza indi a Francesco I, del quale era zio perché fratello di Luisa di Savoia madre del re. R. godette largo favore alla corte di questo, che gli affidò importanti incarichi diplomatici presso gli Svizzeri, lo nominò gran maestro della sua casa e in tale qualità accompagnò il re al Campo dei Drappi d'oro per la famosa intervista con il re Enrico VIII d'Inghilterra. Nella prima guerra scoppiata fra Carlo V e Francesco I questi venne in Italia alla fine del 1524 e dopo essere entrato in Milano intraprese l'assedio di Pavia, dove il 24 febbraio dell'anno seguente fu sconfitto. Con lui fu fatto prigioniero, coperto di ferite, anche R., che morì il 31 marzo prima che Claudio suo figlio giungesse col prezzo del riscatto.

Bibl.: De Panisse-Passis, Les comtes de Tende de la Maison de Savoie, Parigi 1899; A. Leone, R. di S., in Boll. stor. bibl. subalp., V-VII (1900-02).