Scifozoi

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Scifozoi Classe di Cnidari Medusozoi comprendente circa 250 specie e gli ordini Stauromeduse, Peromeduse (o Coronati), Semosteomee, Rizostomee. Alcuni riuniscono gli ultimi due ordini nella sottoclasse Discomeduse. In alcune classificazioni le Stauromeduse sono poste negli Staurozoi, classe indipendente dei Medusozoi.

fig.

Sono animali marini, per lo più pelagici, con corpo trasparente e delicato, a simmetria raggiata, che può raggiungere il diametro di parecchi centimetri, comunemente noti con il nome di meduse (v. fig.). Nelle prime fasi di sviluppo hanno la forma di polipo (detto scifopolipo o scifistoma). Gli adulti (scifomeduse) sono meduse prive del velo o craspedo, caratteristico delle idromeduse; da cui anche il nome di meduse acraspedote. La simmetria raggiata non ha accenni a bilateralità, e il numero base è 4. Di solito vi sono 4 raggi principali, o perradi, a 90° uno dall’altro, 4 raggi secondari, interradi, a 45° con i primi, e 8 raggi terziari, o adradi, alterni fra i precedenti. Il margine fra l’esombrella e la subombrella è quasi sempre lobato e ordinariamente fornito di tentacoli e di organi sensori. Questi ultimi, detti ropali (rhopalia), sono per lo più 8, situati dentro nicchie del margine e si alternano ai tentacoli; ciascuno è costituito da un tentacoletto clavato, nella cui cavità sono comprese cellule sensitive chemio-recettive, l’organo di senso statico (statocisti) e talvolta anche un fotorecettore (ocello visivo). La mesoglea è sviluppata, così che ectoderma ed endoderma sono distanziati l’uno dall’altro. Il celenteron è una cavità ampia, unica al centro dell’ombrella, divisa alla periferia da pieghe longitudinali, i sarcosetti (o setti mesenterici o lamine mesenteriche), che si dipartono dalla parete del corpo e s’inoltrano nella cavità gastrica, ripartendola in 4, 8 o più camere o logge mesenteriche. Sul margine interno, libero, di setti, columelle e teniole sono attaccati gruppi (a ciuffi o a strisce) di appendici digitiformi o fili gastrici, le facelle. Talvolta le camere sono strette, tubulari, e hanno l’aspetto di canali radiali centrifughi, che alla periferia finiscono in un canale circolare: il canale marginale.

Il sistema nervoso è costituito da gangli distinti, collocati sotto i ropali. Le gonadi fanno parte dell’endoderma della parete subombrellare, e sporgono nel celenteron. I sessi sono separati.

La fecondazione delle uova avviene nel celenteron della femmina. Dall’uovo si origina una larva ciliata, del tipo planula che, emessa all’esterno attraverso la bocca, dopo breve vita libera, si fissa per un polo. Nel polo, o estremità, opposto si apre poi la bocca, e la larva si trasforma in scifistoma, piccolo polipo caliciforme con 16 tentacoli. Lo scifistoma può alle volte produrne altri per gemmazione; esso e i suoi derivati crescono, perdono i tentacoli, e poi avviene la strobilazione, un processo di gemmazione che si svolge in senso trasversale rispetto all’asse principale del polipo: ogni polipo si segmenta in tanti dischi, che dapprima restano sovrapposti come una pila di piatti, e costituiscono il cosiddetto strobilo. Il superiore, o primo formato, poi si stacca, si capovolge, voltando la concavità in basso, e nuota libero; gli altri fanno successivamente lo stesso. Ogni disco è una larva, detta efira, con un corto manubrio e margine ombrellare inciso, che originerà una medusa adulta.

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