ŁÓDŹ, scuola di cinematografia di

Enciclopedia del Cinema (2003)

Łódź, scuola di cinematografia di

Silvana Silvestri

La Scuola nazionale di cinema, teatro e televisione di Łódź (PWSFTviT, ovvero Państwowa Wyższa Szkoła Filmowa, Telewizyjna i Teatralna) è stata fondata nel 1948 come scuola di cinema (PWSF, ovvero Państwowa Wyższa Szkoła Filmowa) divenendo subito uno dei più importanti punti di riferimento di intere generazioni di cineasti, per aver formato registi come Andrzej Wajda, Roman Polanski, Jerzy Skolimowski, Krysztof Zanussi. Alla fine della Seconda guerra mondiale Łódź era una delle poche città polacche risparmiate dal conflitto e per questo fu scelta come sede della produzione cinematografica nazionale e della Scuola di cinema, diventando così un importante centro culturale come lo erano state Varsavia e Cracovia. La Scuola comprendeva inizialmente due dipartimenti, quello di regia e quello di tecnica cinematografica, con esercitazioni di gruppo che solo in seguito divennero lavori firmati da singoli autori. I primi allievi del dopoguerra avrebbero dato vita negli anni successivi alla cosiddetta scuola polacca (v. Poloni): insieme a Wajda, registi come Andrzej Munk e Janusz Morgenstern, e direttori della fotografia come Jerzy Wójcik e Witold Sobociński. Tra gli insegnanti figuravano gli autorevoli Wanda Jakubowska, Jerzy Bossak, Stanisław Wohl e Jerzy Toeplitz.

Negli anni Cinquanta allievo prodigio della Scuola fu Polanski, premiato nel 1958 per il suo saggio di diploma Dwa ludzie z szafa (Due uomini e un armadio) al Festival mondial du film de Bruxelles e ai festival di San Francisco e di Oberhausen. Subito dopo il 1956, anno cruciale per la Polonia come per gli altri Paesi socialisti, J. Toeplitz, rettore della Scuola dal 1957, mise in opera un nuovo piano di studi che privilegiava l'aspetto pratico rispetto a quello teorico, riconosceva un'ampia libertà agli studenti nelle esercitazioni e attribuiva un ruolo centrale al dipartimento di recitazione. Nel 1958 alla scuola di cinema si unì quella di teatro, e fu attivato il dipartimento di recitazione. In quegli anni la Scuola si collocò all'avanguardia nell'ambito della vita culturale del Paese, promuovendo, tra l'altro, la diffusione del jazz fino ad allora proibito, soprattutto grazie all'influenza di W. Sobociński che era anche un famoso jazzista. Le colonne sonore di Krzysztof Komeda in molti capolavori dell'epoca, a cominciare dall'esordio di Polanski Nóż w wodzie (1962; Il coltello nell'acqua), stanno a dimostrare questa tendenza.

Negli anni Sessanta uscirono dalla Scuola registi come Zanussi, Skolimowski, Kristzstof Kieślowski, Marcel Łoziński e direttori della fotografia come Sławomir Idziak ed Edward Kłosiński. Ma nel 1968 J. Toeplitz abbandonò la Scuola, che attraversò una fase difficile, non estranea al clima politico dell'Est europeo: pochi anni dopo Wojciech Has entrò nel corpo insegnante, di cui in seguito fecero di nuovo parte W. Jakuboska e J. Bossak, che avevano lasciato la scuola insieme a Toeplitz. Tra i diplomati di quel periodo: Ryszard Bugajski, Feliks Falk, Filip Bajon, Zbigniew Rybczyński, Janusz Kijowski, ovvero la generazione più legata a Solidarność. Numerosi premi cominciarono ad arrivare quando, superando l'isolamento all'interno dei Paesi socialisti, vennero avviate relazioni con la cinematografia occidentale (par-tecipazioni ai festival di Cannes, Oberhausen, Mannheim, Monaco, Tel Aviv). I dipartimenti della Scuola sono: regia cinematografica e televisiva, tecnica cinematografica e televisiva (che comprende anche il corso di cinema di animazione) recitazione, produzione cinematografica e televisiva. Il piano di studi comprende una parte teorica e una pratica, considerata la più importante, nell'ambito della quale si realizzano film cui collaborano sia gli studenti di regia sia quelli di tecnica cinematografica, con ampia libertà in quanto a soggetto e le soluzioni tecniche. Gli insegnanti seguono tutte le fasi della realizzazione, dall'ideazione alla postproduzione. Nel dipartimento di tecnica cinematografica si tengono corsi di tecnica delle luci, tecnica dell'esposizione della pellicola e fotografia. I corsi teorici comprendono storia del cinema, storia dell'arte, teoria cinematografica, musica e un corso sul diritto d'autore. Gli insegnamenti tecnici prevedono seminari ed esercitazioni pratiche con gli studenti di recitazione e corsi di regia, tecnica del suono, montaggio e sceneggiatura. I corsi hanno una durata di quattro anni, al termine dei quali gli studenti ricevono un diploma di laurea. Ci sono anche corsi della durata di due anni dedicati alla produzione, alla sceneggiatura, alla fotografia, e un corso di specializzazione di tre anni per chi lavora già in ambito televisivo. Tutti i film degli allievi della Scuola sono realizzati su pellicola. I lavori televisivi sono realizzati in uno studio specifico, con telecamere. La Scuola è dotata di due sale di proiezione (35 mm e 16 mm), di una sala video, di un archivio comprendente tutti i film realizzati dagli studenti e alcune centinaia di documentari e lungometraggi; possiede la biblioteca di cinema più vasta della Polonia. La Scuola, gratuita per gli studenti polacchi e a pagamento per gli stranieri, è finanziata dallo Stato e dipende dal Ministero della cultura e delle arti e dal Ministero dell'istruzione; è federata al CILECT (Centre International de Liaison des Écoles de Cinéma et de Télévision).

Bibliografia

J. Fuksiewicz, Film i telewizja w Polsce (Il cinema e la televisione in Polonia), Warszawa 1975.

W. Nowakowska, L'apprentissage du cinéma à l'École de Łódź, in "Image et son", 1980, 353, pp. 132-34.

Le cinéma polonais, éd. B. Michałek, F. Turaj, Paris 1992.

K. Kieslowski, La dramaturgie du réel, in "Positif", 1995, 409, pp. 56-60.

E. Rudolph, P. Sobocinski, Ramsom ups the ante, in "American cinematographer", 1996, 11, pp. 46-48, 50-54.

Alpe Adria Cinema, Trieste film festival. Edizione 1999-2000, Trieste 1999, pp. 116-121.

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