SEATO

Enciclopedia Italiana - III Appendice (1961)

SEATO

Angelo TAMBORRA

Sigla con la quale è indicato il trattato per la difesa collettiva dell'Asia sud-orientale (ingl. South-East Asia collective defence Treaty Organization) sottoscritto a Manila l'8 settembre 1954 da Australia, Francia, Nuova Zelanda, Pakistan, Filippine, Tailandia, Gran Bretagna e Stati Uniti d'America.

In presenza del rapido deteriorarsi della situazione politica nel Sud-est asiatico in conseguenza della crisi indocinese. sin dal maggio 1951 gli Stati Maggiori francese, britannico e americano avevano deciso nella conferenza militare di Singapore il reciproco scambio di informazioni. Questa collaborazione si estese poi all'Australia, alla Nuova Zelanda e al Canada, con riferimento specifico ad un possibile attacco da parte della Repubblica popolare cinese. Nel corso del 1953 e soprattutto nella primavera del 1954 le preoccupazioni che il disastro militare francese in Indocina, ormai imminente, aprisse la strada a gravi sviluppi comunisti nel Sud-est asiatico, si fecero più pressanti. Di qui le conversazioni fra Londra, Parigi e Washington dell'aprile 1953, che si svilupparono in successivi contatti con gli stati asiatici e del Pacifico sino alla convocazione della conferenza di Manila, alla quale rimasero fermamente ostili l'India, l'Indocina, la Birmania ed anche il Ceylon. Da essa uscì il Trattato per la difesa collettiva dell'Asia sud-orientale.

Secondo tale atto le otto potenze firmatarie oltre a impegnarsi a comporre con mezzi pacifici ogni vertenza internazionale nella quale fossero coinvolte, intendono mantenere e sviluppare "la loro capacità individuale e collettiva di resistere agli attacchi armati e di impedire e contrastare le attività sovversive dirette dall'esterno contro la propria integrità territoriale e stabilità politica" (art. 2). Per l'art. 3 l'aggressione a una delle parti coinvolge tutte le altre e, in caso di minaccia, vi sarà reciproca consultazione. L'applicazione del Trattato è demandata a un Consiglio che si è poi riunito periodicamente, mentre- in analogia con la NATO - la collaborazione fra i paesi firmatarî si è estesa dal campo militare a quello economico, tecnico, culturale, con particolare assistenza per i paesi sottosviluppati. La zona garantita dal patto è precisata come "l'area complessiva del Sud-est asiatico, ivi compresi nella loro integrità i territorî dei membri asiatici dell'alleanza [quindi anche le province occidentali del Pakistan che geograficamente non fanno parte dell'Asia sudorientale] e la zona del Pacifico sud-occidentale fino al grado 21° minuti 30 di latitudine nord". Restano quindi inclusi la Malesia e il Borneo britannico, ma non Formosa e Hongkong. Il primo capoverso dell'art. 4 contiene tuttavia una clausola in virtù della quale potrà in avvenire essere incluso nella zona garantita dal trattato qualsiasi stato che i firmatarî di volta in volta ritengano opportuno, a condizione (capoverso 3) che il governo di tale stato richieda o comunque consenta un'azione degli alleati. Il protocollo addizionale indica per il momento come Stati non firmatarî, ma garantiti, il Laos, il Cambogia e il territorio sotto la giurisdizione del libero governo del Vietnam.

In presenza della dinamica comunista che ha come centro la Cina di Mao Tse-tung, la SEATO ha assicurato una certa stabilità politica a questa parte del continente asiatico.

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