SEBASTE di Frigia

Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)

SEBASTE di Frigia (ἡ Σεβαστή)

A. Di Vita

Città ai confini della Frigia con la Lidia le cui rovine giacciono presso il moderno villaggio di Selcukler, 35 km a 5-E di UŞak l'antica Temenothyrai. La identificazione con S. è accertata da iscrizioni col nome della città provenienti dalla zona (Le Bas, 730-734).

Il nome è d'età romana e probabilmente la città lo assunse in onore di Augusto. Quale fosse il nome greco precedente non sappiamo, ma della città ellenistica restano avanzi di muri e tre grandi tumuli. Da Augusto a Gallieno S. batté moneta e la sua coniazione è contraddistinta dalla leggenda Σεβαστήνων. Sotto Valeriano e Gallieno le monete ci attestano un patto di alleanza con Temenothyrai. Ricordata più volte nella tarda antichità (Hieracl., 667-8; Not. episc., i, 362; iii, 308; viii, 413; ix, 323; x, 421; xiii, 271) al Concilio di Calcedonia del 451 sembra fosse rappresentata dal vescovo Modesto.

Bibl.: K. Buresch, Aus Lydien, Lipsia 1898, p. 170; W. M. Ramsay, in Journ. Hell. Studies, IV 1883, p. 409; id., Cities and Bishoprics of Prhygia, I, 1897, p. 581; Bürchner-Ruge, in Pauly-Wissowa, II A, 1923, p. 51 ss., s. v., n. i; R. Paribeni, in Enc. It., XXI, 1936, p. 267. Per le iscrizioni: C.I.G., III, 38 ss.; C.I.L., III, 362 e p. 977. Per le monete: F. Imhoof-Blumer, Kleinasiatische Münzen, Vienna 1901, p. 286; Cat. of the Coins of the Brit. Mus., Phrygia, 1906, p. 417.