Kurz, Sebastian

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Kurz, Sebastian. – Uomo politico austriaco (n. Vienna 1986). Membro del Partito popolare austriaco (Österreichische Volkspartei, ÖVP), ha aderito nel 2003 al movimento giovanile di tale formazione politica, divenendone presidente nel 2009. Interrotti gli studi di Diritto presso l’Università di Vienna per dedicarsi esclusivamente alla carriera politica, nel 2011 è stato nominato sottosegretario agli Interni con delega all'integrazione, e due anni più tardi ha assunto la carica di ministro degli Esteri – il più giovane nella storia dell’Austria –, che ha ricoperto nei governi Faymann e Kern, gestendo la crisi migratoria dal Medio Oriente con una ferma opposizione a ogni politica di accoglienza e determinando tra l’altro la chiusura della cosiddetta "rotta balcanica”. Eletto nel maggio 2017 leader dell’ÖVP, è stato artefice del crollo della Grande coalizione con i socialdemocratici del premier Kern che ha portato il Paese a elezioni anticipate, e ha impresso al partito un netto mutamento attuando una decisa virata reazionaria e spostando il centro verso le istanze populiste. Alle consultazioni per il rinnovo del Parlamento tenutesi nell’ottobre 2017, pur non avendo raggiunto la maggioranza assoluta che gli avrebbe consentito di governare da solo, K. è riuscito ad ottenere per il suo partito il 31,7% dei suffragi, precedendo i socialdemocratici di Kern (26,9%) e l’estrema destra del Partito della libertà austriaco (Freiheitliche Partei Österreichs, FPÖ, 26%), con il quale nel dicembre successivo ha formato una coalizione di governo. Nel maggio 2019 le evidenze del coinvolgimento del vicecancelliere e presidente della FPÖ H.-C. Strache in un movimento di finanziamenti illeciti hanno costretto K. a chiedere l'indizione di elezioni anticipate. Sebbene in una fase di grave instabilità, il partito del cancelliere si è imposto alle elezioni europee svoltesi nel maggio 2019, alle quali si è aggiudicato il 34,9% dei suffragi (+7,9% rispetto ai risultati del 2914), seguito dai socialdemocratici della SPÖ (23,4%) e dalla FPÖ di Strache (17,2%). Il giorno successivo alle consultazioni, il Parlamento a larga maggioranza ha votato la sfiducia all'intero esecutivo, subentrando ad interim a K. nella carica di cancelliere il presidente della Corte costituzionale B. Bierlein. Alle elezioni legislative tenutesi nel settembre 2019 l’ÖVP dell'uomo politico ha ottenuto una netta affermazione, ricevendo il 38,4% dei voti contro il 21,5% aggiudicatosi dai socialdemocratici, mentre l'ultradestra di Hofer è crollata al 17,3% delle preferenze. Riconfermato nella carica nel gennaio 2021, Kurz - accusato favoreggiamento della corruzione - se ne è dimesso nell'ottobre 2021, subentrandogli ad interim A. Schallenberg; il mese successivo l'uomo politico ha annunciato il suo ritiro dalla politica e le dimissioni dalla carica di leader del FPÖ.

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