SERVALO

Enciclopedia Italiana (1936)

SERVALO (probabilmente dal nome indigeno dell'Africa meridionale; lat. scient. Felis capensis Gmelin, 1788)

Oscar De Beaux

Specie di Felini o Gatti, detta anche Gattopardo africano, assai bene caratterizzata. Raggiunge l'altezza di 50 cm. alla spalla; la sua forma generale è decisamente snella, con arti singolarmente alti per un gatto e con coda che tocca appena il calcagno. La testa è lunga e stretta; gli orecchi sono molto alti e larghi alla base, triangolari, con punta smussata. Il pelame è assai denso e piuttosto soffice, di colore giallastro con ventre bianco e con macchiettatura più o meno pesante e integra.

Il Servalo è un animale grazioso e agile, un astuto e instancabile cacciatore di piccoli mammiferi e di uccelli che vivono sul suolo, fra i quali perseguita particolarmente le faraone e i francolini. La sua indole è poco socievole; si legge talvolta di servali perfettamente addomesticati; ma si deve trattare di ben rare eccezioni.

È diffuso nell'Africa intera ovunque non manchino la vegetazione abbastanza fitta ed estesa e l'acqua. Ama particolarmente la boscaglia, e la vicinanza dei fiumi. Nella Somalia Italiana meridionale è assai frequente. Se ne conosce una sola specie suddivisa in 12 sottospecie (1933).

Strettamente affine al Servalo è il Gatto servalino (Felis servalina Ogilby, 1839), che se ne distingue per la macchiettatura minuta e leggiera; è limitato all'Africa centrale tra la Sierra Leone, l'Angola e l'Uganda; se ne contano 4 sottospecie.

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