SICIOLANTE, Girolamo, detto da Sermoneta

Enciclopedia Italiana (1936)

SICIOLANTE, Girolamo, detto da Sermoneta

Adolfo Venturi

Pittore, nato a Sermoneta nel 1521; fu scolaro di Leonardo detto il Pistoia, e poi di Perin del Vaga. Con Perin del Vaga, il Beccafumi e altri, fu, nel 1543, tra i fondatori della congregazione dei Virtuosi al Pantheon, ideata da Raffaello. Oltre che a Roma, lavorò a Piacenza e a Bologna. Fu pittore fecondo, e le sue pale portano date che dal 1541 giungono al 1570. Del 1561 è il ritratto di Stefano Colonna a Palazzo Venezia.

S'orientò verso l'arte raffaellesca sin dalle sue prime opere. Con Perin del Vaga lavorò in Castel Sant'Angelo, traendone qualche finezza decorativa, come si può vedere a Sermoneta sulla fronte della cappella Caetani in San Giuseppe. Eclettico manierista, S. cercò d'avvicinarsi a Sebastiano del Piombo, del cui influsso son tracce negli affreschi di Santa Maria della Pace, e più nella Pietà di Posen. Nella pala d'altare del 1548 a Bologna, in San Martino Maggiore, il raffaellismo emiliano del Bagnacavallo accese il colore del Sermoneta, che nel ritratto di Matteo Malvezzi, raffigurato tra i santi a pie' dell'altare, rivela insospettata vivezza ed energia. Come per molti manieristi, il ritratto fu l'espressione migliore dell'arte di questo maestro, che a Tiziano s'ispirò per il gruppo di Paolo III Farnese con un segretario, in Santa Francesca Romana, mentre si studiò di mettersi all'unisono col Bronzino, autore del ritratto di Stefano Colonna, nell'effigie del figlio di Stefano, Francesco.

Rimase semplice e campagnolo, più incline alle forme tranquille e facili del manierismo raffaellesco che al disegno spezzato dei seguaci di Michelangelo. E quando, trascinato dagli esempî dei suoi contemporanei, per accostarsi all'arte michelangiolesca, volse la mira a Sebastiano del Piombo, s'amplificò senza giungere a effetti scultorî, s'ingrandì senza riuscire con le sue forme vuote e popolane, con i suoi colori freddi, bassi e sordi, a raggiungere monumentale imponenza.

Bibl.: N. Bianchi Cagliesi, All'illustre pittore G. S., Velletri 1909; M. Labò, Vita di Perin del Vaga, Genova 1910; H. Voss, Die Malerei der Spätrenaissance in Rom und Florenz, Berlino 1920; A. Venturi, Storia dell'arte italiana, IX, v, Milano 1932, pp. 547-925 (con bibl.).

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