Sicurezza energetica

Dizionario di Economia e Finanza (2012)

sicurezza energetica

Alfredo Macchiati

Disponibilità di una fornitura adeguata di energia a un prezzo ragionevole, secondo la definizione dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (➔ IEA).

Approccio economico e politico-strategico

Il tema della s. degli approvvigionamenti nei settori energetici è stato nel tempo oggetto di studi e approfondimenti di varia natura e spessore, in funzione dell’approccio tecnico-economico e politico-strategico: il concetto di s., pressoché privo di significato nell’ottica del primo, acquisisce invece rilevanza ai fini della sicurezza nazionale in una visione politico-strategica. Anche nell’ambito delle impostazioni economiche si è assistito a una progressiva perdita di peso della pura visione liberista, che affronta le questioni della s. e. in base alle sole regole del mercato, a favore di concetti quali quelli di affidabilità di breve termine e adeguatezza di lungo termine, interrelazione e interconnessione nell’ottica di garantire l’accesso a forniture stabili di risorse energetiche, a prezzi ragionevoli, anche per escludere potenziali rischi macroeconomici associati a mutamenti repentini sul lato dell’offerta o su quello del prezzo. Secondo un approccio più vicino alla scienza politica, tuttavia, tali questioni non possono essere affrontate adeguatamente senza fare ricorso alle nozioni di cooperazione internazionale, interdipendenza tra Paesi produttori e Paesi consumatori, e persino di controllo militare. La disponibilità delle fonti energetiche non dipende, infatti, solo dalla struttura geologica e/o economica dei Paesi importatori ed esportatori, ma anche dalle politiche di governo e dalle alleanze strategiche sullo scacchiere internazionale.

La politica europea

In considerazione di ciò la Commissione europea ha ribadito nel tempo come la sicurezza degli approvvigionamenti debba mirare a limitare i rischi legati alla fortissima dipendenza da idrocarburi. Solo il 50% dell’energia consumata in Europa è prodotto all’interno della regione, che dipende quindi da forti importazioni, in particolare di petrolio, seguìto da gas naturale, carbone, energia nucleare e fonti rinnovabili. Di qui l’esigenza di una diversificazione del mix energetico a prezzi accessibili e di un potenziamento dell’influenza UE dal lato dell’offerta (attraverso la realizzazione dei gasdotti). Più in particolare, nei suoi numerosi interventi in materia, la Commissione europea ha indicato 6 settori di intervento, dal completamento del mercato interno dell’elettricità e del gas europeo, al principio della solidarietà tra gli Stati membri, dalla definizione di un mix energetico sostenibile, efficiente e diversificato, all’adozione di un approccio integrato per affrontare i cambiamenti climatici, all’elaborazione di un piano strategico sulle tecnologie energetiche e di una politica energetica europea comune verso l’esterno. Su un piano politico-strategico, inoltre, hanno assunto particolare rilevanza le questioni del fabbisogno e delle diversificazioni di approvvigionamenti energetici, delle scorte (di petrolio e gas), dei meccanismi di risposta alle crisi, dell’efficienza energetica, del miglior sfruttamento delle risorse energetiche endogene della UE, dello sviluppo di un piano d’interconnessione del Baltico, nonché del completamento di un anello mediterraneo dell’energia, che colleghi l’Europa con il Mediterraneo meridionale. Nel 2010, infine, con apposito Regolamento, la Commissione ha istituito un quadro condiviso in base al quale la s. degli approvvigionamenti diviene responsabilità comune delle imprese di gas naturale, dei Paesi della UE e della Commissione. Non va tuttavia perso di vista che, al di là delle contrapposizioni metodologiche, a volte frutto delle prospettive naturalmente diverse con cui le varie discipline specialistiche guardano a fenomeni di così ampio spettro, gli interventi pubblici in materia di sicurezza energetica, di copertura dai rischi di interruzione di forniture, comportano per definizione un costo che andrebbe opportunamente calcolato. Esercizio non semplice, che non può essere ridotto a mero computo di investimenti e relativi rendimenti, ma comprende anche valutazioni sulle diverse opzioni strategiche.

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