Sierra Leone

Dizionario di Storia (2011)

Sierra Leone


Stato dell’Africa occidentale. Confina a S-E con la Liberia, a N con la Guinea e si affaccia a S-O sull’Oceano Atlantico. Il nome di S.L. fu dato dal portoghese Pedro de Cintra ai monti costieri del Paese, ma la regione fu probabilmente visitata in precedenza da navigatori normanni e genovesi. Passata sotto l’influenza inglese (17° sec.) divenne la base per il commercio di oro e schiavi con gli Stati dell’entroterra. La S.L. fu scelta dal filantropo inglese Granville Sharpe come insediamento di schiavi liberati, che formarono progressivamente l’élite creola (krio) dominante. Nel 1787 fu fondata Freetown che con il suo entroterra divenne colonia della Corona (1808), mentre il resto dell’od. S.L. fu organizzato in protettorato nel 1896. L’introduzione nel 1951 del suffragio universale fu il punto di arrivo di un lungo processo di emancipazione degli africani nei confronti dei krio. Le elezioni del 1951 furono vinte dal Sierra Leone’s people party (SLPP) di Milton Augustus Striery Margai, che perseguì una linea moderata verso l’élite creola, guidando il Paese all’indipendenza nell’ambito del Commonwealth britannico (1961). Alla morte di Margai gli successe il fratello Albert Michael Margai, rinnovando un sistema di potere fondato sui capi tradizionali e sulle regioni del Sud di etnia Mende. L’opposizione dell’All people’s congress (APC) di Siaka Stevens vinse le elezioni del 1967, ma i militari vicini al SLPP gli impedirono di accedere al potere fino al 1968, quando Stevens divenne primo ministro. Sventato un altro colpo militare, Stevens varò la nuova Costituzione repubblicana, assunse la carica di capo dello Stato (1971) e poi rese l’APC il partito unico (1978). Corruzione e crisi economica portarono al rapido deterioramento della situazione con un aumento della violenza politica (1983-84). Stevens lasciò il potere al generale Joseph S. Momoh (1985), che tentò senza successo la via delle riforme. Dal 1989 la S.L. fu progressivamente coinvolta nella guerra civile in atto nella vicina Liberia, inviando un proprio contingente nell’ambito della missione di pace internazione dell’ECOWAS. Dal 1991 l’opposizione armata del Revolutionary united front (RUF) si rafforzò progressivamente per l’appoggio del presidente liberiano Charles Taylor. Nel 1992 Momoh fu deposto dai militari guidati dal capitano Valentine E. Strasser, che però non riuscì a porre termine alla lotta armata del RUF. Un nuovo colpo di Stato nel gennaio 1996 fu organizzato dal generale Julius Maada Bio che, dopo le elezioni del marzo 1996, lasciò il potere al candidato vincitore, Ahman Tejan Kabbah del SLPP. I tentativi di mediazione con il RUF naufragarono nuovamente nel 1997 con un colpo di Stato, seguito poi dal ritorno al potere di Kabbah (1998). L’intervento militare sotto l’egida delle Nazioni Unite (1999) e poi delle truppe britanniche (2000) portò alla definitiva smobilitazione dei gruppi armati antigovernativi. Alle elezioni del 2002 Kabbah venne rieletto presidente e nel 2005 si concluse la missione internazionale di pace. La vittoria dell’APC alle elezioni del 2007 portò alla presidenza Ernest Bai Koroma.

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