ALBERGHETTI, Sigismondo

Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 1 (1960)

ALBERGHETTI, Sigismondo

Giorgio E. Ferrari

Nato a Venezia da Giovanni Battista, si dedicò, nella seconda metà del sec. XVII, alla professione, tradizionale nella sua famiglia, di fonditore di artiglieria al servizio della Repubblica e allo studio della balistica e delle scienze meccaniche. Pubblicò, dapprima, in Venezia un Esame de' bombisti (1685), quindi un Direttore delle projettioni orizzontali: istromento inventato... per il meglior uso dell'artiglieria (1691), quest'ultimo dedicato a B. Erizzo, provveditore straordinario di Cattaro.

Incaricato, verso la fine del secolo, dal Senato veneto di una missione in Inghilterra per studiarvi nuovi metodi di fusione dei pezzi, ne tornò propugnando la costruzione di bocche da fuoco in ferro e l'adozione di proietti oblunghi, con corpo centrale cilindrico. Queste sue proposte - che non furono applicate nell'Arsenale di Venezia per l'eccessiva spesa che avrebbero comportato - si trovano esposte nella sua ultima e più importante opera, la Nova Artilleria Veneta..., di cui uscirono due edizioni: l'una nel 1699, l'altra, postuma, nel 1703, dedicata al pontefice Clemente XI. Il testo dell'opera, oltre a un 'introduzione esplicativa, consiste essenzialmente in tavole di tiro, che l'A. chiama "universali", composte di diversi elementi, gradi, distanze e correzioni.

Un ms. originale della stessa opera (nel Cod. Marc. It. VII, 523) contiene anche altri scritti inediti dell'A., tra cui una Istoria dell'artiglieria moderna veneziana e un interessante discorso del 1699, Del modo certo di vincere li Turchi in mare, scritto per beneficio della Christianità (e v. anche il Cod. Marc. Tt. VII, 1542). Altre sue scritture su nuovi cannoni (1688) e intorno a fortificazioni per l'istmo di Corinto (1698), nonché lettere da Londra su vari soggetti politici e militari (1684-85), si conservano tra le carte Morosini-Grimani del museo Correr di Venezia. Rimane anche il ricordo di un mortaio da mille libbre da lui fuso nel 1701.

Morì nel 1702.

Bibl.: G. M. Mazzuchelli, Gli Scrittori d'Italia, I, 1, Brescia 1753, p. 283; E. A. Cicogna, Delle Inscrizioni Veneziane..., I, Venezia 1824, pp. 141, 142; II, ibid. 1827, p. 431; V, ibid. 1842, p. 537; M. D'Ayala, Bibliografia militare italiana, Torino 1854, p. 136; P. Riccardi, Biblioteca matematica italiana, I, Modena 1870, coll. 13-14; G. De Lucia, La sala d'armi nel Museo dell'Arsenale, Roma 1908, p. 121; C. Montù, Storia della artiglieria italiana, Roma s.d. [ma 1934], I, pp. 646-647; II, pp. 1095-1097; U. Thieme-F. Becker, Aligem. Lexikon der bildenden Kùnstler, I, pp. 182-183.

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