Sìndone

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sìndone Drappo di lino con cui gli antichi Ebrei usavano avvolgere i cadaveri prima di seppellirli. Per antonomasia, il drappo funebre con cui, secondo il racconto dei tre Vangeli sinottici (Matteo 27, 59; Marco 15, 46; Luca 23, 53), fu avvolto il corpo di Cristo per la deposizione nel sepolcro.

Storia

Nel sec. 7° si cominciò a parlare della sacra s. di Cristo, come conservata a Gerusalemme, poi a Costantinopoli; nel Medioevo, varie chiese occidentali si vantavano di possedere la vera sindone. Una di queste s., sulla quale soprattutto si è concentrata l'attenzione degli studiosi in età moderna, è conservata oggi nel duomo di Torino, ove si trova dal 1578 (è la stessa che dal 1353 si venerava a Lirey in Champagne, passata ai duchi di Savoia nel 1453). Questa s. è un'unica tela di lino (4,36 m × 1,10 m), che lascia intravedere l'immagine frontale e dorsale di un corpo umano di 1,78 m, sulla cui origine sono da tempo in corso ricerche e dibattiti.

Studi scientifici

Tra i numerosi studi scientifici compiuti allo scopo di ottenere informazioni sull'origine e sulla vera natura della s. conservata nel Duomo di Torino (formazione dell'immagine, presenza o meno di sangue, ecc.), particolare interesse hanno suscitato quelli relativi alla datazione del drappo, condotti alla fine degli anni Ottanta con il metodo del carbonio radioattivo. L'analisi è stata eseguita nel 1988 in modo indipendente da tre diversi laboratori specializzati (a Zurigo, Oxford e Tucson) su campioni di s. appositamente prelevati. I risultati dei tre laboratori sono stati concordi nel collocare l'origine del telo tra il 1260 e il 1390 (la stessa epoca a cui risalgono le prime prove documentali certe dell'esistenza stessa della s.), sancendo così la non autenticità della reliquia. Tali risultati, in un primo tempo avallati ufficialmente anche dalla Chiesa, sono stati poi messi in discussione da taluni studiosi, in base all'ipotesi che contaminazioni intervenute nel corso dei secoli potrebbero aver artificiosamente arricchito la cellulosa della stoffa nell'isotopo 14C, facendo risultare il telo svariati secoli più recente del vero. Tra le possibili cause all'origine di tali contaminazioni, sono stati invocati, in partic., l'incendio avvenuto nel 1532 a Chambery nella cappella dove era all'epoca ospitata la s., e l'azione di alcuni microrganismi. Successivamente alla pubblicazione dei risultati dell'analisi al 14C, non sono stati eseguiti ulteriori studi sperimentali che ne abbiano messo in dubbio l'affidabilità.

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