Meniere, sindrome di

Dizionario di Medicina (2010)

Menière, sindrome di


Vertigini di origine vestibolare, rotatorie, ricorrenti, che durano da 30 minuti ad alcune ore, accompagnate da sordità neurosensoriale per le basse frequenze, perdita dell’equilibrio, vomito; talora sono presenti tinniti. La sindrome di M. è generalmente idiopatica, ma esistono forme di origine virale, o tossica, o traumatica.  La patogenesi è legata all’accumulo di endolinfa nell’orecchio interno, per maggiore produzione o insufficiente riassorbimento. Il trattamento prevede astensione da sostanze tossiche come alcol e fumo, impiego di betaistina (un analogo sintetico dell’istamina), di sedativi vestibolari come la cinnarizina o la flunarizina, oltre a farmaci antiemetici per il vomito; sono indicati anche farmaci sedativi centrali come la promazina, ma la maggiore sedazione e la sonnolenza ne controindicano spesso l’uso. In casi estremi di episodi molto frequenti resistenti alla terapia medica si può ricorrere a intervento chirurgico di neurectomia retrovestibolare e di labirintectomia.

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