Sintetizzatore

Dizionario delle Scienze Fisiche (1996)

sintetizzatore


sintetizzatóre [agg. e s. (f. -trice)] [LSF] Denomin. generica di ogni dispositivo per effettuare una sintesi. ◆ [ELT] S. di frequenza: particolare generatore di segnali di frequenza variabile a piacere, con valore conosciuto con grande accuratezza e assai stabile; è costituito da un oscillatore piezoelettrico stabilizzato termicamente e quindi caratterizzato da una grande costanza della frequenza f₀ dei segnali prodotti (s. piezoelettrico o a quarzo; in qualche caso si usano addirittura oscillatori maser: s. maser o atomico), seguito da divisori e moltiplicatori di frequenza numerici a stato solido, mescolatori, convertitori analogico-digitali e digitale-analogici, organizzati in sistemi di controllo automatico a controreazione (s. PLL, dal-l'ingl. Phase-Locked Loop "anello ad aggancio di fase": → aggancio: A. di fase) in modo che, agendo su appositi organi di comando a indicazione numerica diretta, si ricava dal segnale f₀ dell'oscillatore (v. fig.) un segnale (sinusoidale oppure di altra forma d'onda) la cui frequenza f è un multiplo o un sottomultiplo, secondo un fattore k (talvolta razionale, k=n/m) a piacere, della frequenza del-l'oscillatore (che, per comodità, viene scelta a un valore intero, per es. 1 MHz): v. sintesi di frequenza. ◆ [ACS] [FME] S. di voce, o vocale: dispositivo per la sintesi della voce umana; è costituito essenzialmente da un microprocessore oppure un calcolatore elettronico programmato in modo da essere in grado di produrre una serie di messaggi predefiniti, oppure da un testo generico scritto disponibile in forma elettronica: v. segnali vocali, elaborazione dei: V 122 c. ◆ [ELT] S. musicale: strumento elettronico per la sintesi dei suoni musicali emessi da vari strumenti e di altri suoni (vari tipi di rumori), costituito da un (o più) s. di segnale (v. sopra) provvisto di tutti gli organi di comando occorrenti per selezionare il tipo di strumento (quindi il timbro delle varie note) e, nell'ambito di questo, la nota e l'intensità, seguito da un riproduttore sonoro (amplificatore elettroacustico che alimenta un complesso di altoparlanti); la maggior parte degli organi di comando sono in forma di tiranti e tasti su tastiere somiglianti a quelli usuali di un organo, per cui tale strumento è noto anche come organo elettronico (un'altra denomin. è moog, dal cognome dello statunitense R. Moog, che ne realizzò un tipo nel 1969).

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