Sistema operativo

Enciclopedia dei ragazzi (2006)

sistema operativo

Nicola Nosengo

Il direttore d’orchestra del software

Il sistema operativo è un programma informatico progettato per semplificare l’interazione dell’utente con il computer: mette a disposizione semplici istruzioni per controllare il funzionamento della macchina e assegna, di volta in volta, porzioni di memoria del computer alle diverse applicazioni

Un grande lavoro dietro le quinte

In informatica si chiama sistema operativo quel particolare programma che fa da intermediario tra l’utente e il computer, e al tempo stesso permette al computer di gestire più applicazioni software specifiche.

A livello di base, il computer ‘comprende’ solo il linguaggio macchina, ossia le sequenze di caratteri binari (0 o 1), ma sarebbe impossibile, perché troppo lungo, per la maggior parte di noi digitare in questo modo le istruzioni che vogliamo dare al computer per fargli eseguire dei compiti.

Un sistema operativo crea quindi una interfaccia, una sorta di ambiente virtuale in cui ci basta digitare semplici istruzioni o – come avviene ormai da almeno due decenni – spostare con il mouse un cursore, per avviare le operazioni che vogliamo svolgere.

Se questo è l’aspetto più visibile di un sistema operativo, in realtà esso assolve anche un compito fondamentale ‘dietro le quinte’: gestisce, o meglio alloca – come si dice in informatica – la memoria del computer alle varie applicazioni attive in quel momento. In realtà è proprio questa la funzione principale del sistema operativo: assegnare continuamente la memoria – che sul PC (personal computer) è una risorsa limitata – in base alle esigenze.

Guerra tra i due contendenti

Il primo sistema operativo di grande diffusione sui personal computer è stato MS-DOS (Microsoft disk operating system), prodotto dalla società Microsoft capitanata da Bill Gates. Si trattava di un sistema operativo a linee di comando, in cui cioè l’utente doveva digitare i comandi per le operazioni che voleva effettuare. ms-dos ebbe una grande diffusione grazie all’alleanza tra Microsoft e la IBM (International business machines corporation), l’azienda che all’epoca dominava il mercato dei pc.

Nel 1984, tuttavia, un’altra azienda informatica statunitense, la Apple, lanciò una propria linea di PC con un sistema operativo completamente diverso, chiamato Macintosh: l’utente si trovava di fronte alla riproduzione grafica di una scrivania sulla quale, muovendo un cursore per mezzo del mouse, poteva ‘aprire’ cartelle che contengono i file, spostare elementi da una cartella all’altra, svolgere tutte le operazioni all’interno di un documento aperto. È stata una vera rivoluzione. Ben presto anche Microsoft realizzò Windows, un sistema operativo basato sul medesimo principio, ma progettato per funzionare su computer ibm e simili, da allora in poi chiamati semplicemente pc per distinguerli dai Mac, ovvero i computer prodotti dalla Apple.

Sia il sistema operativo Windows sia quello Macintosh hanno avuto nel corso degli anni una notevole evoluzione e hanno ingaggiato una feroce battaglia di mercato che, a metà degli anni Novanta, sembrava dovesse concludersi con la vittoria definitiva di Windows. Apple, tuttavia, è molto amata da alcuni settori professionali, in particolare da chi lavora nella grafica o nella produzione multimediale, e quindi il suo sistema operativo ha mantenuto una significativa, anche se minoritaria, quota di mercato. A un certo punto i due contendenti smisero di farsi la guerra, preferendo aiutarsi l’un l’altro e oggi la compatibilità tra i due sistemi è pressoché totale.

Arriva il terzo incomodo

Da alcuni anni tuttavia esiste un terzo contendente: si tratta di Linux, un sistema operativo derivato dal sistema Unix e realizzato dal programmatore finlandese Linus Torvalds. Questo sistema operativo ha la particolarità commerciale di essere open source («sorgente aperta»): il suo codice sorgente non è cioè segreto come nel caso di Windows o Macintosh, ma è liberamente accessibile e modificabile da qualunque programmatore voglia migliorarlo. Inoltre la licenza per questo software è praticamente gratuita e il sistema operativo è estremamente stabile, ossia presenta meno rischi di bloccarsi mentre sta svolgendo un’operazione. Per questi motivi oggi Linux è sempre più diffuso (informatica), anche a livello di grandi istituzioni.

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