SOUTHAMPTON

Enciclopedia Italiana (1936)

SOUTHAMPTON (A. T., 47-48)

Clarice EMILIANI
Reginald Francis TREHARNE

Città e porto dell'Inghilterra meridionale, nel Hampshire, 110 km. a SO. di Londra, circa 20 km. a S. di Winchester; sorge nella parte più interna di una profonda insenatura, su di una penisola triangolare, tra l'estuario del Test a O. e l'Itchen a E., che uniti formano il Southampton Water, antica valle fluviale sommersa, comunicante con la Manica per mezzo del Solent e dello Spithead.

Una stazione romana (Clausentum) sorgeva a NE. del centro attuale, presso la riva sinistra dell'Itchen, dove oggi è il sobborgo di Bitterne, e a questa seguì l'insediamento sassone di Hantune, anch'esso più a N. della città odierna, dal quale derivò il nome di Suthamptuna, antica forma di Southampton.

Sulla stretta penisola triangolare sorse il centro medievale, che, racchiuso da alte mura (circa due km. di circuito) e difeso da torri, delle quali ancor oggi rimangono cospicui avanzi, rimase per secoli un sicuro porto, sbocco della fertile regione del Midland. Nel centro attuale ben si distingue il nucleo più antico, che occupa la parte sud-occidentale della penisola, cinto in parte dalle antiche mura, di cui rimangono tre porte, e attraversato dalla High Street, l'arteria principale della città; questa parte conserva antichi edifici pubblici e privati, tra i quali hanno particolare interesse il King John's Palace, uno dei pochi esemplari di abitazione privata del sec. XII esistenti in Inghilterra, la chiesa di St Michael con torre centrale, la Canute's House, l'Holy Rood, il Dolphin Hotel, ecc. A N. e a NE. di questo nucleo primitivo sono sorti i quartieri moderni, dalle vie spaziose, ricche di parchi e giardini pubblici. A oriente, lungo la riva destra dell'ltchen, e specialmente a S., all'estremità della penisola, si stendono i numerosi dock.

Il porto di Southampton, uno dei migliori della Manica, è largo, profondo e ben riparato; l'accesso dalla Manica avviene sia da sud-ovest lungo il Solent, la cui entrata è però ostacolata da un banco ghiaioso, sia da SE. per lo Spithead, più sicuro e profondo. Già nel sec. XIV Southampton era al secondo posto tra i porti inglesi per l'importazione del vino e aveva inoltre un attivo commercio nelle lane; vincoli doganali e il sempre maggiore impulso preso dal porto di Londra condussero a un rapido declino il porto, che si ridusse a essere lo sbocco di un'ampia zona agricola retrostante, pur rimanendo notevole il traffico con i prossimi porti francesi della Manica. Ma verso la prima metà del secolo XIX Southampton, favorito dalla posizione naturale e dalle comunicazioni divenute, in seguito allo sviluppo preso dalle ferrovie, facili e rapide sia con Londra sia con il fertile retroterra, divenne in breve tempo uno dei più importanti porti della Manica. Al 1842 risale la costruzione dei primi dock (Inner e Outer), cui seguirono l'Empress dock (1890), l'Ocean dock (1912) e nel 1933 l'enorme King George V dock, capace di contenere le più grandi navi. Inoltre nel 1924 venne ultimato un bacino galleggiante, che può contenere navi fino a 60.000 tonn., e varî altri bacini di riparazioni.

Oggi Southampton è il primo porto per passeggeri della Gran Bretagna ed accentra circa 1/3 del traffico totale del regno; ad esso fanno capo tutte le linee per l'Africa, l'America e l'Oriente e intenso è inoltre il movimento con i porti francesi di Saint-Malo, Cherbourg, Le Havre.

L'economia della città è basata principalmente sui trasporti navali, sia di passeggeri sia di merci, tra le quali sono al primo posto gli ortaggi e le frutta per la cui conservazione sono sorti impianti grandiosi, sulle riparazioni navali (in grado molto minore costruzioni navali), sui lavori portuarî e infine sulle industrie che riguardano soprattutto la lavorazione di merci importate (industrie alimentari, raffinerie, industrie chimiche).

Di pari passo con il sempre maggiore impulso preso dal porto è lo sviluppo demografico, che dai 19.324 ab. che contava la città nel 1831, portò la popolazione a 65.625 ab. nel 1891, a 160.993 nel 1921, a 176.925 ab. nell'ultimo censimento (1931).

Nella maggiore Southampton sono inoltre compresi South Stoneham, North Stoneham, Swaythling, Bitterne, Sholing, Itchen, Woolston, Weston e Newtown.

Southampton è sede dello University College, situato circa 1,5 km. a N. del centro nel sobborgo di Highfield, con annessi una biblioteca di 30.000 volumi, un museo e una raccolta d'arte, e dello Ordnance Survey and Map Office che impiega circa 900 persone. Numerose sono inoltre le scuole secondarie e le istituzioni di carità.

Il porto è collegato all'Inghilterra centrale e meridionale dalla rete delle Southern Railways e da esso parte la linea aerea per le Isole Normanne (Guernsay).

Bibl.: Southampton: a civic survey, Oxford 1931; L. Dudley Stamp e S. H. Beaver, The British Isles, Londra 1933, pp. 646-50; P. Ford, Work and Wealth in a modern port, ivi 1934.

Storia. - Southampton fu meta frequente d'incursioni vichinghe durante i secoli IX e X, ma divenne un porto fiorente sotto i re Normanni e Plantageneti ed ebbe un commercio attivo con la Francia, la Guascogna, l'Italia, la Spagna e le Fiandre. Fu il punto di partenza abituale di tutte le spedizioni inglesi contro la Francia e fu spesso attaccata dalle flotte francesi durante la guerra dei Cento anni. Lo statuto cittadino le fu concesso da Enrico I.

Bibl.: J.S. Davies, A Hist. of Southampton, Southampton 1883.