Spiramicina

Dizionario di Medicina (2010)

spiramicina


Antibiotico della famiglia dei macrolidi, isolato da colture di Streptomyces ambofaciens. Agisce sulle cellule batteriche in fase proliferativa con meccanismo di tipo batteriostatico, per inibizione della sintesi proteica ribosomiale. Esercita attività antibatterica su germi gram-positivi quali: Staphylococcus aureus (anche ceppi resistenti a penicilline, streptomicina, tetraciclina, cloramfenicolo, eritromicina); Streptococcus pyogenes; Streptococcus viridans; Diplococcus pneumoniae. È inoltre efficace in infezioni sostenute da alcuni germi gram-negativi: Haemophilus pertussis, Neisseria gonorrhoeae ed in alcune rickettsiosi. Viene impiegata nella terapia delle infezioni del cavo orale (parodontopatie, gengiviti, piorrea alveolare), nelle infezioni delle vie respiratorie (rinofaringiti, angine, laringiti, otite media, bronchiti, broncopolmoniti, polmoniti, ascessi polmonari, empiemi), nella pertosse, nell’erisipela, nella scarlattina, nella gonorrea, nelle infezioni dei tessuti molli (piodermiti, foruncolosi, ascessi, piaghe infette). È stata usata con risultati favorevoli in alcune infezioni da micoplasmi, in uretriti aspecifiche e nella toxoplasmosi. Questo farmaco è in genere ben tollerato; talora però possono comparire disturbi quali: dolore di stomaco, nausea, vomito, diarrea, eruzioni cutanee. Come tutti i macrolidi, può in rari casi aumentare l’intervallo QT dell’elettrocardiogramma.

TAG

Sintesi proteica

Eruzioni cutanee

Cloramfenicolo

Streptomicina

Intervallo qt