ORZECHOWSKI, Stanisław

Enciclopedia Italiana (1935)

ORZECHOWSKI, Stanisław (latinamente Orichovius)

Giovanni Maver

Umanista e uomo politico "gente ruthenus, natione polonus", nato da nobile casata l'11 novembre 1513 nella regione di Przemyśl, morto verso la fine del 1566. A 12 anni ottenne il canonicato di Przemyśl e già nel 1528 si recò all'estero: a Vienna, a Wittenberg - ove fu allievo di Melantone -, a Padova, Venezia e Roma. Qui depose le sue simpatie per il protestantesimo e divenne fervido difensore del cattolicesimo. Il che non gl'impedì di essere altrettanto fervido avversario del celibato, di prendere moglie pur essendo sacerdote, di ricorrere alla nobiltà contro la scomunica del suo vescovo, di lottare accanitamente sino alla morte per il riconoscimento del suo matrimonio.

Ne ha riempito anche i suoi Annales Polonici ab excessu divi Sigismundi (tratta degli anni 1548-52; 1ª ed., 1611), interessantissimi del resto per la vivacità e plasticità della narrazione.

La sua eloquenza e il suo spirito battagliero si rivelarono anche nella sua attività politica: alla guerra contro i Turchi incitavano i suoi scritti giovanili De bello adversus Turcos suscipiendo (1543) e Ad Sigismundum Poloniae regem turcica secunda (1544); a una modificazione della costituzione polacca, che, secondo Orzechowski, sarebbe ideale, se al disopra del potere temporale stesse quello ecclesiastico, tendono le sue opere polacche Quincunx, to jest wzór korony polskiej ("Quincunx, cioè modello della corona polacca", 1564) e Policja królestwa Polskiego ("Organizzazione del regno polacco", 1566), scritti con notevole brio e con maestria stilistica.

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