SHAN, Stati degli

Enciclopedia Italiana (1936)

SHAN, Stati degli (Shan States; A. T., 95-96)

Laurence Dudley Stamp

Gli Shan, che chiamano sé stessi "Thai", ossia "liberi", sono una popolazione mongoloide strettamente affine ai Siamesi, diffusa nella Cina sud-occidentale e sull'altipiano orientale di Birmania. Per quanto gli Shan cinesi costituiscano una popolazione considerevole, il nome di "Stati degli Shan" è di solito ristretto al gruppo di stati semindipendenti compresi entro la frontiera orientale della Birmania, che nel 1922 furono raggruppati in una confederazione (Federated Shan States). La confederazione occupa un'area di 161.450 kmq. e ha una popolazione di circa 1 milione e mezzo di abitanti. Il governo è retto da un consiglio di capi o Sawbwas, con un commissario britannico, che ha la sua residenza a Taunggyi. L'autorità superiore è rappresentata dal governatore della Birmania, mentre l'amministrazione finanziaria è organismo separato dal governo della provincia.

Gli Stati degli Shan occupano un'area triangolare con base segnata da una linea di alture che sovrastano le pianure di Birmania e con l'apice sul fiume Mekong. Tutta la zona consiste in un grande altipiano diviso in due metà dalla vasta gola del fiume Saluen. La sua altitudine media è da 1000 a 1300 m. e, per quanto essa abbia le stesse stagioni della Birmania, pure il clima è molto più fresco, specialmente da dicembre a marzo. L'altipiano rappresenta un frammento denudato delle montagne indo-malesi, ed è formato da antiche rocce cristalline, da vaste estensioni di calcari del Permo-Carbonico e da sedimenti giurassici. Antichi bacini lacustri sono riempiti da sedimenti più recenti e vi sono numerosi vulcani estinti alla superficie dell'altipiano. Le rocce antiche sono frequentemente mineralizzate e a Baldwin (nelle vicinanze di Lashio), verso nord, vi sono i grandi depositi di piombo argentifero lavorati dalla Burma Corporation, mentre zinco e volframio sono estratti a sud, a Karenni.

A causa dell'elevazione e delle condizioni del suolo, nelle zone calcaree, vaste aree sono estensioni aperte erbose con appezzamenti coltivati. Altri tratti sono coperti da fitte boscaglie di quercia sempreverde; in taluni luoghi si hanno foreste di pini (come nella località montana di Kalaw). Solo nelle vallate esenti dal gelo possono penetrare le foreste di tek della Birmania.

Gli Shan formano la maggioranza della popolazione, ma accanto ad essi si trovano molte altre interessanti tribù. A sud vi sono i Karen, a cui sono affini i Padaung (rinomati per le loro donne dal collo di giraffa, poiché il capo è sostenuto da collane di ottone enormemente alte): ad oriente i Wa (fino a tempi recenti cacciatori di teste) e Palaung, e a settentrione i Kachin, in gruppi sparsi. Gli Shan sono una razza pacifica di agricoltori e di commercianti. Il vestito degli uomini consiste in calzoni e giacchetta di tipo cinese e un turbante; quello delle donne in una sottana, una giacchetta a doppio petto e un turbante. Gli Shan rassomigliano strettamente ai Birmani, e come essi sono buddhisti, ma il loro buddhismo conserva molte reminiscenze dell'animismo dei loro vicini.

Il gruppo settentrionale di stati ne comprende sei: Hsipaw, Tawngpeng, Hsenwi settentrionale, Hsenwi meridionale, Manglün e Möng Mit; il gruppo meridionale ne comprende 36, mentre Karenni forma un altro gruppo.

Tra gli stati meridionali degli Shan, Keng-tung, Möng Nai, Möng Pan e Lawksawk sono i principali.

Due strade ferroviarie penetrano dalla Birmania negli stati degli Shan. Una corre lungo la stazione collinosa di Kalaw sino ad Heho nelle vicinanze di Taunggyi. Nelle vicinanze vi è pure il lago Inké, famoso per i suoi "rematori con le gambe". L'altra va da Mandalay sino a Lashio, passando per Maymyo, la capitale estiva della Birmania. Ora stanno aumentando le buone strade.

Bibl.: H.L. Chiber, The geology of Burma, Londra 1935; Mineral Resources of Burma, ivi 1935; C. Innes, The Road Book of Burma, 1933; G. J. Scott, Burma and Beyond, Londra 1932; A. R. Colquhoun, Among the Shans, 1885; È. Diguet, Étude sur la langue Thaï, Parigi 1896. V. inoltre birmania.

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