STRAMONIO

Enciclopedia Italiana (1936)

STRAMONIO (lat. scient. Datura stramonium L.)

Fabrizio CORTESI
Alberico BENEDICENTI

È una grande pianta annua della famiglia Solanacee che, secondo A. De Candolle, sarebbe originaria dei territorî attorno al Caspio, ma oramai è largamente diffusa, nelle regioni temperate boreali, dove in alcune località assume il carattere di pianta infestante. È alta da 40 a 150 cm. con fusto glabro, verde pallido, molto ramificato con falsa dicotomia e porta fiori solitarî nelle biforcazioni: le foglie, sparse, sono lungamente picciolate, hanno il lembo asimmetrico ovale acuto irregolarmente lobato-dentato. I fiori hanno il calice sacciforme lungamente conico con 5 angoli salienti, la corolla bianca infundibuliforme con 5 lobi acuminati, 5 stami e pistillo supero bicarpellato sormontato da un lungo stilo con stimma bilobo. Il frutto è una grossa capsula settifraga, che si apre per quattro valve coperte di aculei conici e contiene numerosi semi neri, reniformi, finemente rugosi. Vi è anche una varietà inermis con le capsule senza aculei. È frequente in Italia dal mare ai monti, specialmente in vicinanza degli stazzi delle pecore, e là dove sono stati fatti grandi movimenti di terra; fiorisce in estate. La droga è costituita dalle foglie (folia stramonii).

Da questa pianta, già nota a Teofrasto e Dioscuride, è stato isolato un principio attivo detto daturina, che però è un miscuglio di varî alcaloidi del gruppo delle tropeine, fra cui la iosciamina e la scopolamina, strettamente affini, per costituzione chimica e per azione fisiologica, all'atropina. I fenomeni di eccitamento, il delirio gaio o furioso, le allucinazioni, le vertigini, i disturbi visivi che accompagnano l'avvelenamento da datura hanno fatto dare in passato a questa pianta il nome di erba delle streghe o del diavolo. La sensibilità degl'individui all'azione della datura varia molto. Per piccole dosi, come per la scopolamina, che ha in questo azione contraria all'atropina, si nota senso di debolezza, mal di capo, sonnolenza e talora anche sonno. Tuttavia la datura non è da considerarsi come un ipnotico, ma al più come un sedativo, che si usa di solito nelle nevrosi, nella tosse canina, nelle nevralgie facciali e in certe forme di reumatismi articolari. L'olio di datura, che si ricava dai semi, si adopera per frizioni. Le sigarette di stramonio, in cui questo farmaco è associato alle foglie di belladonna e al giusquiamo, servono contro l'asma.