Stratosfera

Enciclopedia della Scienza e della Tecnica (2008)

stratosfera

Massimo Bonavita

Il secondo strato dell’atmosfera terrestre, al di sopra della troposfera e al di sotto della mesosfera. La sua altitudine e il suo spessore variano con la latitudine e le stagioni dell’anno: ai tropici si colloca tra i 13 e i 60 km, ma andando verso i poli la sua base scende fino a ca. 8 km. Al contrario della troposfera, nella quale la temperatura decresce con la quota, nella stratosfera essa aumenta con l’altezza dal suolo, con gli strati più caldi che si trovano verso l’alto, a temperature intorno a 270 K. La zona di passaggio tra troposfera e stratosfera è chiamata tropopausa ed è caratterizzata da una brusca inversione nell’andamento della temperatura con la quota, da decrescente a crescente. Il motivo di questo andamento termico risiede nel fatto che mentre la principale fonte di calore nella tropopausa è il riscaldamento della superficie terrestre che poi, per irraggiamento e convezione, riscalda la colonna atmosferica sovrastante, nella stratosfera l’energia solare nella sua componente ultravioletta è assorbita direttamente dai gas presenti (principalmente l’ozono) e dunque il meccanismo risulta più efficace alle quote più alte. Il tipo di andamento della temperatura nella stratosfera implica che questa sia termodinamicamente stabile, impedendo la generazione di moti convettivi e l’associata turbolenza. La turbolenza che talvolta si incontra in aerei che viaggiano al di sopra della tropopausa è dovuta alle onde di gravità generate dalla presenza di convezione intensa nella troposfera. Un fenomeno di grande interesse che si verifica nella stratosfera è la QBO (Quasi-biennal oscillation). Si tratta di un’oscillazione nella direzione del vento zonale stratosferico, che cambia direzione (verso ovest o verso est) con un periodo di circa 26 mesi. Le teorie più accreditate collegano la QBO alla propagazione di onde di gravità troposferiche nella stratosfera. L’importanza della QBO risiede nel fatto che la sua fase (occidentale o orientale) ha un influsso sull’intensità degli uragani atlantici, dei cicloni tropicali nel Pacifico, e nell’intensità e nella fase della stagione monsonica in Asia.

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