Subitano

Enciclopedia Dantesca (1970)

subitano

Alessandro Niccoli

Vale " improvviso ", " repentino ", " che avviene d'un tratto o con grande rapidità ".

In Cv II XV 4 [i] dolcissimi e ineffabili sembianti, e rubatori subitani de la mente umana, che [appaiono] ne le mostrazioni de li occhi de la Filosofia " sono... gli ottimi atteggiamenti o modi con che si presentano le dimostrazioni filosofiche, in quanto traggono subito a sé la mente nostra " (Busnelli-Vandelli); subitana, cioè " improvvisa " e " rapida " nello stesso tempo, è la fuga (Pg III 1) di Casella e dei suoi compagni sulla spiaggia del Purgatorio, dopo il rimprovero di negligenza mosso loro da Catone (l'aggettivo riprende l'avverbio subitamente di II 128); la trista Cleopatra / ... dal colubro / la morte prese subitana e atra, " immediata " e atroce (Pd VI 78).