SUSA

Enciclopedia Italiana (1937)

SUSA (fr. Sousse; A. T., 112)

Attilio Mori

Città e porto della Tunisia a 150 km. a sud del Capo Bon nella regione del Sahel della quale si può considerare il capoluogo. Città di antica origine, corrisponde alla fenicia Adrumeto divenuta sotto la dominazione romana capitale della Bizacena; città fiorente per la ricchezza del suo territorio, decadde dopo la conquista araba. La città attuale è costituita di due parti distinte: il quartiere arabo e quello europeo, il cui sviluppo s'iniziò anche prima dell'occupazione francese. La città araba, racchiusa in una cinta rettangolare di mura merlate, si adagia sulle dolci pendici della costa dominata dal castello (la Kasba) che sorge al vertice sud-ovest della pendice. Di gradevole aspetto per chi la osservi dal mare, la città offre nell'interno i caratteri medesimi delle vecchie città arabe, dalle strade strette e tortuose, in cui solo monumento notevole è la grande moschea, chiusa agli Europei, costruita coi materiali di Adrumeto. L'occupazione francese ha dato sviluppo al quartiere europeo, che è sorto particolarmente a nord-est della città e nell'area compresa tra le mura orientali e il porto. Questo, costruito negli ultimi anni del sec. XIX, comprende un bacino chiuso di 28 ha., dove possono trovare rifugio navi di 6 m. di pescaggio. Posta nel centro di una regione particolarmente ricca e produttiva, specialmente per la coltivazione degli olivi, che negli ultimi anni è stata rinnovata e sviluppata, divenuta anche un centro industriale e commerciale notevole per la produzione e il commercio dell'olio, Susa è oggi una delle principali città della Tunisia, sede di controllo civile con una popolazione di 25.300 ab. (1931), di cui 2300 Francesi circa e molti Italiani e Maltesi. Susa è collegata dalla ferrovia costiera con Tunisi e Sfax. Una linea interna fa capo a Tozeur con diramazione per Kairouan.