Polet, Sybren

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Pseudonimo dello scrittore nederlandese Sijbe Minnema (Kampen 1924 - Amsterdam 2015). Esordì come poeta sperimentale, attingendo agli ambiti linguistici più disparati alla ricerca di un'adesione all'esperienza concreta che ha teorizzato in Literatuur als werkelijkheid. Maar welke? ("Letteratura come realtà. Ma quale?", 1972). Dopo le prime raccolte (Geboortestad "Città natale", 1958; Lady Godiva op scooter "L. G. in motoretta", 1960) la sua poesia si è fatta meno ostica in Konkrete poëzie ("Poesia concreta", 1962), Illusie & illuminatie ("Illusione & illuminazione", 1975), Taalfiguren 1 & 2 ("Figure linguistiche 1 & 2", 1984) e Taalfiguren 3 & 4 ( "Figure linguistiche 3 & 4", 1995). Anche nella narrativa P. è lontano dagli schemi tradizionali; i suoi romanzi (Breekwater "Frangiflutti", 1961; Verboden tijd "Tempo proibito", 1964; Mannekino "Manichino", 1968; De sirkelbewoners "Gli abitanti del cerchio", 1970; Xpertise of de experts en het rode lampje "Perizia ovvero gli esperti e la lampadina rossa", 1978) formano un ciclo unificato dal personaggio principale e dal motivo del sosia. Del 2001 è la raccolta poetica Gedichten 1998-1948 ("Poesie 1998-1948"). Ha successivamente scritto la sua autobiografia in tre volumi, Een geschreven leven ("Una vita scritta", 2004-05). È autore anche di testi teatrali.

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