Fleury, Sylvie

Lessico del XXI Secolo (2012)

Fleury, Sylvie


Fleury, Sylvie. – Artista svizzera (n. Ginevra 1961) dedita principalmente alla scultura e alla modellazione di materiali vari, ma che si dedica anche alla scrittura e al video making. Il suo lavoro si propone come analisi delle problematiche del consumismo e come momento di riflessione sul fenomeno dello shopping, cercando di creare un’interfaccia tra il campo della moda e l’arte. Al centro delle sue installazioni F. pone proprio quegli oggetti (trousse, tacchi a spillo, rossetti) che nella società contemporanea sono investiti di un preciso valore estetico e ai quali si legano particolari allusioni di stampo sessuale e feticista. F. ha esposto per la prima volta a Losanna nel 1991, presentando Shopping bags, grandi borse recanti i nomi di stilisti o marchi di lusso esposte come oggetti d’arte, con un chiaro intento provocatorio. Nel 1992, alla galleria Van Der Gelder di Amsterdam, ha proiettato il video Twinkle, in cui la stessa F. era ripresa mentre provava scarpe, in una sala sulle cui pareti erano dipinti degli occhi con i quattro colori del make up Chanel. Il video Car wash (1995) presenta sette episodi nei quali alcune macchine di produzione statunitense vengono lavate da modelle vestite in abiti da sera e tacchi a spillo. Forti allusioni erotiche sono presenti anche nell’opera Playgirl (1994) nella quale il corpo femminile viene ritratto secondo le modalità dei prodotti editoriali riservati all’universo maschile, in aperta polemica con il maschilismo delle riviste a luci rosse. La sua vasta produzione prosegue, nel corso degli anni, con video, sculture, neon, installazioni e murales spesso con citazioni dirette da opere di Mondrian, Duchamp, Vasarely, Judd, Kosuth, Andre. Da ricordare l’importante antologica allestita al MAMCO di Ginevra (Paillettes et dépendances ou la fascination du néant, 2008-09) e quella al CAC di Malaga (2011).