TALEA

Enciclopedia Italiana (1937)

TALEA

. Cor.

. Con questo nome si designa qualunque parte di una pianta superiore capace di emettere radici e di rigenerare un nuovo individuo del tutto simile a quello dal quale è derivata, quando sia posta in determinate e convenienti condizioni. Così il concetto di "talea" risulta più ampio di quello abituale, che considera come talea solo un ramo staccato capace di sviluppare radici.

La talea rappresenta una forma di moltiplicazione o propagazione vegetativa, molto usata in frutticoltura e in floricoltura, che permette di conservare intatte le caratteristiche somatiche della specie stipite, dalla quale le talee derivano. Tale modo di propagazione finisce però con l'indebolire progressivamente la stirpe su cui viene praticata.

Si possono fare talee non solo dai rami, ma anche dalle radici (Paulownia imperialis, Ailanthus glandulosa, Syringa vulgaris), da foglie o pezzi di foglia (Begonia, Sedum, Bryophyllum, Crassula, ecc.).

Per la preparazione delle talee in alcune piante si può prendere liberamente questo o quel ramo, invece in altre, come ad es. nelle Conifere, la talea riesce bene solo pigliando l'estremità dell'asse principale e non usando i rami laterali.

Nelle piante legnose arbustive (rose, ribes, lamponi) per la preparazione delle talee si scelgono bei rami di uno o due anni e si tagliano in pezzi lunghi 10-15 cm., avendo cura che siano muniti di 2 o 3 gemme; per i pioppi e i salici si tagliano rami lunghi da 30 a 50 cm. Talvolta invece le talee si fanno cortissime (specialmente quando il materiale disponibile è scarso) avendo cura che nel pezzo di ramo vi sia una sola gemma.

I rami per talee si staccano dalla pianta madre sul finir dell'inverno o anche meglio al momento della piantagione. In talune piante, staccando le talee da un ramo vecchio, si deve aver cura di lasciare alla base un pezzo di corteccia o di legno del vecchio ramo cui le talee erano attaccate: questo residuo costituisce il tallone e facilita l'emissione di nuove radici. In talune piante (olivo, cotogno, olmo, tasso, Acer negundo, Cotoneaster pyracantha) la presenza del tallone è indispensabile per l'attecchimento delle talee.

Nelle piante legnose di attecchimento difficile si possono fare talee erbacee con germogli lunghi 4-5 cm.: questi si mettono in vasi sotto campana di vetro e in serra, dopo averne tagliato le foglie inferiori.

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