TEBE FTIE

Enciclopedia Italiana (1937)

TEBE FTIE (Θῆβαι αἱ Φϑιώτιδες, o anche αἱ 'Αχαῒδες, più tardi pure Θήβη; Thebae Phtiae, o Phtiotides o Phtioticae, o anche Thessalicae)

Doro Levi

Importante antica città sull'estremo angolo nordorientale dell'Acaia Ftiotide, a poca distanza del Golfo Pagaseo, a soli 20 stadî (3,5 km.) dal porto di Piraso, e a 300 stadî (53,28 km.) a sud di Larissa. Abitata fino da tempi preistorici, non è menzionata nel catalogo delle navi omerico, ma in epoca posteriore fu una delle più importanti città marittime della Tessaglia, e tale rimase sino alla fondazione di Demetriade da parte di Demetrio Poliorcete, circa il 209 a. C. La città fu l'unica della Tessaglia, assieme a Pelinneo, che non prese parte alla guerra lamiaca (323-22 a. C.). Nella seconda metà del secolo IV aumentò di estensione e potenza incorporando nel suo territorio le vicine Filace e Piraso. Nella guerra fra Demetrio Poliorcete e Cassandro nel 302 a. C., Tebe Ftie fu la roccaforte di quest'ultimo, divenendo capoluogo della lega degli Achei Ftiotici; in seguito a questa guerra verisimilmente passò agli Etoli, e divenne il principale possesso etolico nella Grecia settentrionale; ma fu strappata a questi da Filippo V, figlio di Demetrio l'Etolico, che trascinò schiavi tutti i suoi cittadini, e cambiò il suo nome in Filippopoli. Attaccata senza successo dal console Flaminino prima di Cinoscefale (197 a. C.), riavuto dopo la sconfitta di Filippo il nome antico, continuò tuttavia a essere contesa fra Etolia e Tessaglia, alla quale uuima regione fu annessa definitivamente solo dopo la sconfitta degli Etoli nella guerra Siriaca, nel 187 a. C., e dopo che i Romani ebbero ordinato a Filippo, il quale allora se n'era impadronito, di evacuarla (185 a. C.). Sotto l'impero romano pare abbia perduto per un certo tempo l'antico splendore, ripreso però all'inizio dell'era cristiana, quando ci appare come città fiorente, ed è nominata ancora da Ierocle nel sec. VI: fu infatti uno dei primi vescovati della Tessaglia.

Le rovine di Tebe Ftie giacciono sulla bassa altura presso al moderno villaggio di Akitse e comprendono soprattutto la magnifica e quasi completa cinta muraria, con la cerchia dell'acropoli d'imponente struttura poligonale di età arcaica, e un ampio giro di mura della città bassa a parallelopipedi di età ellenistica dello sviluppo di 2400 m. e rinforzato da una quarantina di torrette quadrate. Scavi condotti entro la cinta, che hanno palesato l'esistenza di ben 9 strati di abitazione dall'epoca di Dimini (seconda metà del III millennio a. C.) all'età bizantina, hanno rimesso in luce anche altre costruzioni, fra cui un tempietto entro l'acropoli, resti di un teatro e di un portico nella città bassa.

Bibl.: N. Georgiades, Θεσσαλία, Volo 1894, p. 220 segg.; A. Philippson, Thessalien u. Epirus, Berlino 1897; F. Stählin, Das hellen. Thessalien, Stoccarda 1924, p. 171 segg.; id., in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., V A, col. 1582 segg. Per gli scavi, v. A. Arvanitopulos, in Πρακτικα, 1907, p. 161 segg.; 1908, p. 163 segg.; Wace e Thompson, Prehist. Thessaly, Cambridge 1912, p. 166 segg.

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